Blocco ricoveri a Reggio, Costarella: ‘Nessun deficit organizzativo. Il GOM accetta tutti i pazienti’

I chiarimenti del dott. Salvatore Costarella dopo la nota di Falcomatà sul 'blocco dei ricoveri'


“Probabilmente c’è stata una cattiva interpretazione perchè il GOM non ha mai bloccato i ricoveri”.

Il direttore sanitario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria dott. Salvatore Costarella chiarisce alcuni aspetti legati alla nota che ha allarmato la città diramata dal primo cittadino Giuseppe Falcomatà.

Secondo il sindaco il sistema emergenziale del Covid è in tilt. E con una nota stampa ha battuto i pugni richiamando tutti, anche il GOM che in tutti questi mesi non ha mai abbassato la guardia nonostante le evidenti difficoltà di organico.

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“Il GOM  accetta non solo i pazienti Covid ma anche tutti gli altri che vengono adeguatamente assistiti dall’ospedale reggino. E’ chiaro che quando abbiamo situazioni di overbooking con pazienti che sostano nei corridoi, piuttosto che tenerli fermi per molto tempo, vengono trasferiti in altri reparti di altri ospedali ed altre strutture. Quando si hanno pazienti di terapie intensive che non possono essere ospitati si trasferiscono in altre terapie intensive di altre strutture. Questo è normale ed è sempre successo nella sanità regionale e sempre avverrà come è ovvio che sia”.

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Il direttore Costarella precisa inoltre come:

“Al GOM non si è mai assistito a file di ambulanze in attesa né è mai stato mandato indietro nessun paziente nonostante la carenza di personale, problema ormai noto da oltre due anni. Al GOM mancano 700 dipendenti, ditemi voi se questo è un dato normale…”

Il direttore sanitario Costarella smentisce quindi in modo categorico un blocco dei ricoveri e rivolge un messaggio alla città e ai cittadini:

“I cittadini possono stare tranquilli. E’ chiaro che in caso di overbooking i pazienti verranno trasferiti in altre strutture. Non c’è nessun deficit organizzativo, qui i pazienti vengono assistiti. Blocco dei ricoveri vuol dire che l’ospedale non accetta pazienti. Ma questo non esiste e non è possibile. Chi viene al GOM viene ricoverato”.

Il caso del trasferimento a Catanzaro di alcuni pazienti è dovuto dunque ad un problema di overbooking e rientrerebbe in un sistema di riorganizzazione della rete e dell’assetto territoriale logistico di un’azienda che ha una cronica carenza di personale.