Regionali Calabria, Dieni (M5S) con qualche dubbio sulla Ventura: ‘…Ma ci daremo una mano’

La deputata reggina, fresca di nomina al Copasir, avrebbe preferito una figura politica. Sull’alleanza col Pd: ‘Sintonia ma non modello’


Si divide tra Roma e la Calabria, adesso con un compito di responsabilità (e che responsabilità) in più, essendo di recente stata nominata vicepresidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), con in testa il Movimento 5 Stelle e adesso anche le regionali del prossimo autunno.

La deputata reggina Federica Dieni, ospite di Live Break, si dice onorata dell’incarico ricevuto negli scorsi giorni in cui ha ricevuto le congratulazioni del sindaco Giuseppe Falcomatà. Ma testa e cuore sono rivolti alla sua Regione, dove pochi giorni fa è stata ufficializzata l’alleanza tra il Movimento e il Partito democratico. Alleanza che arriva in un momento particolare per i pentastellati:

“Il Movimento è in evoluzione, e in questi giorni il nostro nuovo capo politico in pectore Conte presenterà il nuovo statuto. Il nuovo Movimento avrà una struttura un po’ più snella, più veloce, che darà attenzione, ancora di più, ai territori, e questo ci darà ovviamente la possibilità di ripartire. Per quanto riguarda le regionali in senso stretto, sì, abbiamo deciso di concorrere insieme al Partito Democratico perché hanno individuato – ovviamente la scelta non è dei parlamentari del Movimento 5 Stelle – una persona civica che concorre per la presidenza della Regione, la Ventura, si chiama Ventura, è di Cosenza. Io l’ho conosciuta da poco, proprio qualche minuto fa telefonicamente, mi ha chiamato quindi ci voleva conoscere quindi sicuramente noi cercheremo con questa figura e con un programma ovviamente condiviso, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, di entrare all’interno del Consiglio regionale calabrese per finalmente riuscire a portare avanti le nostre istanze territoriali”.

‘Ci daremo una mano’

La scelta caduta sull’imprenditrice dell’armamento ferroviario Maria Antonietta Ventura sta ancora facendo discutere l’intero arco di centrosinistra. Le prime parole della stessa Dieni, fanno trasparire se non imbarazzo, quantomeno qualche dubbio, che la deputata sottolinea commentando più specificatamente la candidatura:

“Voglio essere sincera, io preferisco sempre una figura politica, perché ovviamente bisogna essere espressione di qualcosa. Quindi io, per esempio, ci ho messo la faccia col Movimento 5 Stelle, quindi credo che sia l’optimum. Però ovviamente dovevamo trovare la quadra tra varie forze politiche che sono comunque diverse, e la soluzione che abbiamo trovato è questa. Sicuramente parte con una non conoscenza da parte dei cittadini, ma che supereremo perché ci sono un po’ di mesi per girare tutto il territorio e farsi conoscere. Quindi da parte nostra c’è tutto l’interesse a metterci in moto e lavorare in questo senso, e quindi conosceremo la dottoressa Ventura e ci daremo una mano, perché ovviamente è nell’interesse di tutti entrare dentro, anche in maniera molto forte, al Consiglio regionale, per quanto riguarda il Movimento 5 stelle, e poi come coalizione, perché no, provare a vincere la competizione”.

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L’alleanza col Pd e… de Magistris

Da più parti ci si domanda se quella nata tra Pd e M5s sia un’alleanza stabile, frutto di più punti in comune di quelli che si pensava alla vigilia, o una sorta di laboratorio politico destinato a fallire. Anche sul punto la Dieni dà una sua interpretazione:

“Su molte cose abbiamo lavorato molto bene insieme, penso a tutte le politiche volte a tutelare gli ultimi, quindi sicuramente molte cose ci troviamo in sintonia. Ovviamente non è una pretesa quella di essere sempre insieme perché poi dipende dalle varie circostanze, dipende dalle persone, dai territori, che ovviamente possono variare. Quindi non possiamo dire che questa alleanza verrà utilizzata come modello per tutte le regioni e per tutti i comuni. Noi ci stiamo provando in Calabria, e speriamo che porti i suoi frutti”.

Le cronache però raccontano di un’alleanza non proprio digerita dalla base, sulla quale incombe de Magistris che a loro si rivolge per fare proseliti, sostenendo di averne già convinti tanti che hanno avviato una vera e propria emorragia all’interno del movimento:

“Guardi io personalmente non la sto avvertendo. Più che di de Magistris qualcuno è orientato, lo dico per percezione personale, a votare l’ex sindaco di Riace Lucano. Però non credo che i calabresi amino il salvatore della patria che viene da fuori per salvarci dal nemico. Quindi credo che l’ideale sia salvarci da soli, concorrere alla creazione delle liste e ovviamente partecipando in prima persona, ovviamente con il proprio voto, cercando di favorire la parte che si ritiene possa entrare intanto in consiglio e fare gli interessi di tutti, perché questo vogliamo fare dentro il consiglio regionale”.