Reggio, Biesse e Consiglio Regionale siglano un protocollo per combattere la ‘ndrangheta
L'accordo tra associazione e consiglio prevede 2 borse lavoro e 4 borse di studio per un valore complessivo di 4 mila euro per tre anni
11 Giugno 2021 - 17:21 | di Redazione
Biesse non si ferma. Non lo ha mai fatto in tanti anni di attività a Reggio Calabria e, nella giornata di oggi, conquista la collaborazione da parte del Consiglio Regionale. Lo scopo? Estendere il progetto “Liberi di scegliere – Giustizia e umanità” a tutto il territorio locale e nazionale, fino a farlo diventare una legge regionale.
La firma del protocollo tra Biesse e Consiglio Regionale
Questa mattina, infatti, a palazzo Campanella si è tenuta la firma di un protocollo molto importante per le iniziative dell’associazione riguardante il “recupero” di ragazzi che vivono situazioni familiari problematiche. Sin dalla sua nascita l’associazione Biesse è impegnata nel sociale. Da qualche anno a questa parte, la presidente, insieme al Giudice Roberto Di Bella, ha messo a punto “Liberi di scegliere – Giustizia e Umanità”, un piano per la reintegrazione nella società dei ragazzi che si trovano in situazioni familiari particolari e difficili che coinvolgono la mafia.
“Il nostro lavoro è sotto gli occhi di tutti – ha raccontato la Presidente Bruna Siviglia ai microfoni di CityNow. Abbiamo portato il progetto all’interno delle scuole. Il nostro è un percorso rivoluzionario che ha destato l’attenzione della commissione anti-ndrangheta e quindi del Consiglio Regionale che ha voluto condividere con noi questa iniziativa”.
Siviglia, in riferimento al male che affligge la Calabria, ha inoltre affermato:
“Se la Calabria ha generato la ‘ndrangheta, ha sviluppato anche gli anticorpi (giuridici e culturali) in grado di debellare questo virus. L’obiettivo di questo protocollo di intesa che oggi firmiamo con il Consiglio Regionale è quello di istituzionalizzare il format di Biesse in tutte le scuole della Calabria, di ogni ordine e grado fino ad estenderlo a livello nazionale con l’impegno che il progetto “Giustizia e Umanità” diventi una legge regionale per educare alla legalità”.
De Caprio:
Il presidente della commissione regionale anti-ndrangheta era ovviamente presente alla firma della partership che sancisce un impegno nei confronti dei calabresi, in particolar modo dei più giovani:
“Un protocollo d’intesa per combattere la ‘ndrangheta con la cultura, l’istruzione e la formazione. Uno dei settori in cui bisogna investire, e il Consiglio Regionale lo sta dimostrando, badando al pragmatismo. Non mere parole, ma fatti”.
Grazie all’accordo siglato con il Consiglio, l’associazione Biesse avrà a disposizione per 3 anni, una somma di 4 mila euro all’anno per avviare 2 borse lavoro dal valore di mille euro ciascuna e 4 borse di studio da 500 euro l’una, intitolate a vittime delle mafie. De Caprio ha poi spiegato:
“Sarà l’associazione, in maniera trasparente, a bandire i corsi di cui potranno usufruire i giovani calabresi”.
Arruzzolo:
Il Consiglio Regionale ha abbracciato una fra le più importanti realtà di Reggio Calabria e dell’intera Regione condividendone i valori e rilanciando l’azione con borse di studio e lavoro. A tal proposito è intervenuto anche il presidente Arruzzolo, presente al momento della firma del protocollo:
“Non potevamo esimerci da questa firma. Si tratta di un protocollo doveroso. Noi oggi stiamo facendo un’azione normale. Quando si sostiene un’associazione che mette in campo delle iniziative per recuperare i ragazzi che spesso non per volontà si trovano all’interno di un circuito criminale, non si può fare altro che schierarsi al fianco delle associazione affinché le istituzioni riescano a dare un’opportunità diversa a questi ragazzi. Lo facciamo con convinzione e speriamo di farlo anche in futuro”.