Discarica di Melicuccà, il Ministero accende i riflettori. Ranuccio: ‘Sarebbe una catastrofe ambientale’

Prosegue la battaglia del sindaco di Palmi. Oggi prevista l'udienza al Tar sulla richiesta di sospensiva sulla realizzazione della discarica

Discarica Melicuccà

Si terrà oggi al Tribunale amministrativo regionale della Calabria, l’udienza sulla richiesta formulata dal sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, di sospensiva sulla realizzazione della discarica di Melicuccà. Per il primo cittadino di Palmi, consigliere metropolitano della Città di Reggio Calabria, la discarica è pericolosa in quanto potrebbe inquinare le falde acquifere della sorgente Vina.

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Di ieri la risposta del Ministero dell’Ambiente che ha anticipato tre volontà.

“E’ arrivata la risposta da parte del Ministero della Transizione ecologica su ‘La Zingara‘ di Melicuccà – spiega Ranuccio – Finalmente il Ministero dell’Ambiente accende i riflettori su quella che potrebbe essere una catastrofe ambientale”.

Da Roma, gli uffici del Ministero dell’Ambiente  comunicano che sono in attesa degli esiti dei controlli e degli esami ambientali in corso, che sono state disposte all’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) nuove ed ancor più approfondite indagini, atte a scongiurare il rischio ecologico ed infine informa il Comune di Palmi sull’importante prescrizione che impone di non mettere in funzione la nuova discarica fino a quando non verrà bonificata la vecchia discarica già esistente.

“E’ un segnale incoraggiante ed importante. Adesso auspichiamo la chiusura della discarica”.

Intanto si rimane in attesa nella giornata di oggi dell’udienza al Tar che si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva da parte del Comune di Palmi sulla realizzazione della discarica.

“Se non dovessimo ottenere la sospensiva – spiega Giuseppe Ranuccio – chiederemo un coinvolgimento di tutte le forze politiche e sarà inevitabile una mobilitazione generale che saremo pronti ad indire nei prossimi giorni”.