Monza: otto giocatori al Casinò potrebbero condizionare la rincorsa alla serie A
La discussione è ancora apertissima e si attendono decisioni. I dettagli su Gazzetta.it
29 Aprile 2021 - 11:14 | redazione
“Si può anche sorvolare sull’opportunità di trascorrere un pomeriggio al casinò a cinque giorni da una partita fondamentale. Ma farlo in piena pandemia è stata una leggerezza inaccettabile per otto calciatori professionisti come quelli del Monza. Perché le conseguenze sono pesanti: non tanto per la salute (ovvio), quanto per le normative vigenti, che molto probabilmente li costringeranno a saltare la partita di sabato a Salerno e forse quella di martedì in casa con il Lecce (e a prendersi una bella multa dalla società)”.
Il Casinò e la normativa
“Lunedì l’allegra comitiva, dopo l’allenamento mattutino e il pranzo a Monzello, ha fatto i circa 45’ di strada per andare a Lugano a fare una puntatina ai tavoli verdi. Qualche ora e poi il ritorno alla base. Tanti calciatori lo fanno. O meglio, lo facevano. Perché adesso, chi va in Svizzera, al rientro deve fare cinque giorni di isolamento fiduciario, sempre che non abbia fatto un tampone sul luogo entro le 48 ore (cosa non avvenuta). La normativa non vale per chi va in Svizzera per lavoro, tantomeno per quei calciatori usciti dall’Italia per gli impegni delle rispettive nazionali. Ma questa era una gita di piacere. L’Ats di Monza e Brianza, informata dalla società, è intervenuta. Non c’è una nota ufficiale: i giorni potrebbero essere 10, oppure 5 come previsto dal provvedimento del ministro Speranza.
Nel dubbio gli otto calciatori (i nomi non sono stati fatti, ma al casinò sarebbe stato riconosciuto Boateng) ieri e martedì non si sono visti a Monzello. Dovranno saltare le prossime due partite (o una) anche se negativi ai tamponi ai quali vengono regolarmente sottoposti nel rispetto del protocollo Figc. Dopo il caso Juve-Napoli è stato stabilito che gli interventi di una autorità sanitaria locale hanno la priorità, quindi il Monza si dovrà adeguare. Galliani e i suoi uomini si sono riuniti più volte per trovare una soluzione. La sensazione è che il club non voglia fare forzature e andare incontro a battaglie legali, semmai spera che l’isolamento possa essere di soli 5 giorni. Se invece lo stop dell’Ats dovesse addirittura rientrare, consentendo al Monza di portare gli otto a Salerno, lo scenario più grottesco potrebbe essere un altro: in Campania potrebbe intervenire la Asl locale, forte del provvedimento sull’obbligo dei cinque giorni. Una cosa simile è avvenuta il giorno di Napoli-Empoli di Coppa Italia, quando l’Asl di Napoli ha fatto restare in albergo quattro giocatori e il tecnico Dionisi pur negativi ai tamponi. Allora non c’era un provvedimento Asl contrario, stavolta sì e quindi sarebbe un clamoroso corto-circuito”.
fonte: gazzetta.it