Lidi e concessioni, la paura degli imprenditori reggini: ‘Cosa dobbiamo fare?’

Estate 2021, ci saranno i lidi sul lungomare reggino? I titolari degli stabilimenti non nascondono la preoccupazione


E’ iniziato aprile, il mese nel quale (in teoria) a Reggio Calabria si avviano i lavori di montaggio degli stabilimenti balneari. Il 2021 però fa eccezione, sono timori e ansie ad occupare le giornate degli imprenditori reggini, oggi come non mai in balia degli eventi. Più che comprensibile la rabbia di chi, a fronte di investimenti economici e occupazione creata, si ritrova nel mezzo di un mare tempestoso e incerto. Durante una riunione tenutasi giovedi 1 aprile, una rappresentanza di imprenditori reggini del settore balneare si è confrontato con Giuseppe Nucera, Presidente di Assobalneari Calabria.

Incontro Lidi

Il tempo è denaro

Si è già in ritardo nel cronoprogramma rispetto agli anni scorsi, questo comporterà giocoforza uno slittamento rispetto all’abituale apertura della stagione estiva. Ma ci sarà una normale stagione sul Lungomare di Reggio Calabria? La diffida inviata da Antitrust al comune di Reggio Calabria rappresenta solo parzialmente un problema ostativo. L’amministrazione comunale infatti, così come fatto da altri comuni sparsi sul territorio italiano, può ugualmente procedere con l’estensione delle concessioni al 2033 seguendo quanto previsto dalla legge nazionale 145\2018.

Giuseppe Nucera ha rassicurato gli imprenditori reggini sulle intenzioni dell’amministrazione comunale e più in generale sulla situazione dell’estensione delle concessioni.

“La situazione è particolare, vi sono difformità da comune a comune. Dobbiamo però, al momento, concentrarci e circoscrivere quella che è la situazione relativa al comune di Reggio Calabria. L’aspetto positivo è legato dalla volontà dell’amministrazione comunale, anche per quanto dichiarato dall’Assessore all’Urbanistica Mariangela Cama, di procedere ugualmente con le estensioni demaniali al 2033 nonostante il parere negativo di Antitrust. Parere non richiesto e che sta creando parecchia confusione”.

Leggi anche

‘Antitrust fa confusione, legge nazionale è chiara’

Di fronte agli interrogativi posti dagli imprenditori reggini riguardo una querelle che si trascina da (troppo) tempo e coinvolge in primis il Governo nazionale e l’Unione Europea, Nucera ha fatto chiarezza.

“La procedura di Antitrust non credo avrà un seguito importante perchè il Governo è accanto a noi e ha recepito in passato il documento di Assolbalneari inviandolo a Bruxelles. Documento che specificava della fondamentale distinzione tra beni e servizi. La direttiva Bolkestein parla di servizi, l’attività di impresa gestita dagli imprenditori del settore balneare invece è un bene. E’ una differenza sostanziale, non bisogna fare confusione.

Ricordo inoltre -ha specificato Nucera agli imprenditori reggini- che la legge nazionale è superiore rispetto ad una direttiva europea.  Ci sono due livelli di legge, la Bolkestein è appunto una direttiva ma la legge nazionale ha un potere giuridicamente superiore. Sono fatti incontrovertibili e che ci lasciano tranquilli”.

La risposta dentro Palazzo San Giorgio

Gli imprenditori degli stabilimenti balneari reggini presenti, seppur in parte rassicurati dalle parole di Nucera, non hanno nascosto la preoccupazione, evidenziando la volontà di incontrare presto l’amministrazione comunale.

“Abbiamo bisogno di capire cosa dobbiamo fare, se esiste o meno la certezza che questa estate potremo aprire e avremo le concessioni sino al 2033. Senza garanzie non possiamo pianificare il futuro e nemmeno l’immediato.

Negli anni scorsi avevamo già iniziato a montare i lidi in questi giorni, adesso invece siamo completamente al buio e in attesa di capire cosa succederà. Assieme a noi, lo sono centinaia di dipendenti (tra montaggio delle strutture e dipendenti dei lidi, ndr) ai quali dobbiamo dare delle risposte”, sottolineano con evidente preoccupazione i titolari degli stabilimenti.

Si attendono adesso segnali da Palazzo San Giorgio. Nei giorni scorsi l’Assessore Cama ai microfoni di CityNow aveva illustrato i passi che l’amministrazione comunale era intenzionata a fare.

“Riguardo le concessioni demaniali gli uffici comunali competenti hanno lavorato per diverso tempo proprio per la volontà di seguire in modo rigoroso tutto l’iter, la circolare regionale ha ulteriormente rafforzato il nostro operato, che riteniamo perfettamente legittimo. Non abbiamo proceduto in modo automatico come capitato in altri comuni ma analizzato nel dettaglio la situazione e dato risposte nel merito ad ogni singolo concessionario demaniale”.

“Siamo già al lavoro con l’ufficio legale per capire come rispondere ad Antitrust, la risposta sarà forte e decisa perchè siamo sicuri di aver operato nel pieno rispetto delle leggi. Mi sentirò presto con l’Assessore Orsomarso, crediamo sia importante rispondere in modo univoco e che il Governo nazionale faccia chiarezza in questo botta e risposta con la Commissione Europea. Questa querelle rischia di creare un danno economico importante agli imprenditori del settore, già alle prese con investimenti e difficoltà”, le parole di Mariangela Cama.

Al di là della risposta ad Antitrust però, c’è da produrre al più presto l’atto che offre la possibilità ai titolari degli stabilimenti di estendere la concessione al 2033, iniziando così a montare le strutture in vista dell’estate ormai alle porte.

Allo stesso tempo, anche se si tratta di una questione meno prioritaria e urgente rispetto all’estensione delle concessioni, gli imprenditori reggini chiedono all’amministrazione comunale un sussulto anche in merito al nuovo piano spiagge, vicenda che si trascina da diversi anni.