Vaccini buttati in Calabria? Botta e risposta tra Burioni e Spirlì
In Calabria si buttano vaccini? Spirlì smentisce e risponde seccamente al virologo Roberto Burioni
15 Marzo 2021 - 17:30 | di Pasquale Romano
Botta e risposta tra il virologo Roberto Burioni e il Governatore f.f. Nino Spirlì. Tema del confronto, i vaccini in Calabria con un presunto spreco avvenuto nel crotonese.
“Nella mia città, Crotone, nella vaccinazione degli over 80, se rimangono dosi e non si trovano ultra80enni nel corso della giornata, vengono buttate perché non permettono somministrazioni dell’ultimo minuto al di fuori di questa fascia.
Mio padre è medico di base, l’altro giorno vaccinando i suoi pazienti over 80 erano rimaste delle dosi, un primario ha proposto di somministrare ai pazienti dializzati che si trovano già in sede pronti. Il responsabile delle vaccinazioni ha rifiutato perché non rientravano nella categoria di priorità, preferendo buttare le dosi”, il testo della segnalazione arrivata via mail al noto virologo, che lo ha subito condiviso sul proprio profilo Twitter.
Spirlì: “Notizia falsa, basta gogna”
A stretto giro di posta, rispetto alla segnalazione condivisa da Burioni, è arrivata la replica di Spirlì. Il presidente f.f. smentisce quanto riportato nella mail.
“La Calabria non è terra di conquista, né terreno fertile per polemiche pre-elettorali. L’emergenza che colpisce non solo questa regione, ma tutta l’Italia, l’Europa e il mondo, dovrebbe insegnare ai polemici a pagamento che questo è il momento della solidarietà e dell’aiuto reciproco. E non delle pagelle né, tanto meno, delle bocciature a settembre”.
“Qui – aggiunge Spirlì –, non si sta giocando, si sta lavorando malgrado una sanità indebolita da decenni di ladrocinio e da un commissariamento inutile, che ha ingigantito i problemi. Il lavoro quotidiano e continuo del commissario Longo, dei commissari di Asp e aziende ospedaliere e del sottoscritto non merita questa gogna costante.
È venuto il momento di smetterla con questo giornalismo di finto assalto, che segue solo e semplicemente la scia di una finta informazione, priva di contenuto. Sarebbe bene usare telecamere e microfoni anche dove la gente si spacca la schiena per lavorare”.
“La grande professionalità dei nostri sanitari, l’attenzione che ci stiamo mettendo come istituzioni, la faccia che ci mettiamo come cittadini calabresi – dichiara ancora il presidente –, non meritano queste sberle continue. Questo è il tempo del silenzio e del lavoro “capa sotto e pancia a terra”, ha concluso il Governatore f.f..
Asp Crotone: “Sorpresi da critiche infondate”
Sull’argomento è intervenuto anche Domenico Sperlì, commissario straordinario dell’Azienda crotonese.
“In questo momento di grave emergenza nazionale – afferma –, l’Asp di Crotone sta profondendo un grandissimo sforzo organizzativo per garantire l’efficace andamento della campagna vaccinale anti Covid-19 sul territorio della provincia. Una fase di estrema delicatezza, che vede impegnati quotidianamente decine e decine di operatori sanitari e di amministrativi aziendali in tutti i Comuni del crotonese, in stretto raccordo con la Presidenza e gli uffici regionali e con il commissario ad acta Longo.
In un simile contesto – aggiunge Sperlì –, sorprende non poco l’approssimazione con la quale l’Asp di Crotone è stata fatta oggetto di critiche, in prima serata Rai, per un asserito spreco di vaccini residuati e non somministrati. Critiche riconducibili a una segnalazione inviata alla mail di un noto immunologo italiano, e proveniente da un profilo privato non identificabile, che, tuttavia, il noto immunologo ha ritenuto di stigmatizzare in diretta televisiva senza minimamente porsi il problema della veridicità, o quantomeno del riscontro, di quanto denunciato”.