Circolo Formato, assolto l’ex sindaco di Gioiosa Marina Rocco Femia
«Il fatto non sussiste»: si chiude dopo 10 anni (5 in carcere) l'odissea dell'ex amministratore
10 Marzo 2021 - 17:57 | di Vincenzo Imperitura
Arriva dopo dieci anni, e due processi d’Appello, la parola fine sull’odissea giudiziaria di Rocco Femia, ex primo cittadino di Gioiosa Marina, arrestato nel maggio del 2011, assieme a buona parte della sua giunta e a una quarantina di altri indagati, con l’accusa di essere parte integrante della cosca dei Mazzaferro. Oggi, i giudici d’Appello di Reggio, alla fine del processo “bis”, hanno assolto Femia «perché il fatto non sussiste».
CIRCOLO FORMATO
Femia era stato arrestato in seguito all’indagine “circolo formato” che aveva ipotizzato nei confronti dell’ex primo cittadino e di parte della sua giunta, un patto elettorale con la potente cosca dei Mazzaferro: patto che avrebbe consentito a Femia di aggiudicarsi le elezioni comunali del 2008. Un arresto che fece molto scalpore e che lasciò la cittadina, come da prassi, nelle mani di un lungo commissariamento prefettizio.
Dal canto suo Femia, che si è sempre dichiarato innocente e estraneo alle dinamiche criminali che pesano su Marina, fu condannato in primo e secondo grado a dieci anni di reclusione per il reato di associazione mafiosa, scontando in carcere una pena “preventiva” di cinque anni. Pena interrotta, nel 2016, solo in seguito ad una pronuncia dei supremi giudici che avevano annullato la condanna di Francesco Marrapodi, ex assessore della giunta disarcionata, la cui posizione era analoga a quella dello stesso Femia. Quella sentenza, segna un punto di non ritorno sulla stabilità delle accuse formulate dalla distrettuale antimafia nei confronti degli amministratori.
A certificare che l’ex sindaco del piccolo centro jonico non fosse appartenente alla ‘ndrangheta ci pensa ancora la corte di Cassazione che nel 2017 annulla la condanna a dieci anni di carcere ottenuta da Femia in seguito al primo processo d’Appello, disponendo un nuovo giudizio, questa volta monco delle accuse di mafia. Nel processo bis che si è concluso mercoledì 10 marzo, l’ex sindaco (per il quale la Procura aveva chiesto una nuova condanna a otto anni di reclusione) è stato assolto. Ci sono voluti solo 10 anni.