Reggio Calabria: come funzionano le elezioni metropolitane

Elezioni metropolitane a Reggio Calabria, ecco come funziona il rinnovo del Consiglio

Consiglio Metropolitano

Come funzionano le elezioni nelle città metropolitane? Per Reggio Calabria si tratta della seconda volta nella sua storia (la prima è stata quella del 2016 ndr.) ad illustrare lo svolgimento e le procedure al voto è stato il Segretario Generale Umberto Nucara.

Come funziona l’elezione di secondo livello

Oggi, 24 gennaio 2021, si rinnova il Consiglio metropolitano e si decide chi ne farà parte per la prossima legislatura.

L’istituzione Città metropolitana è prevista e disciplinata dalla legge 7 aprile 2014 n. 56 recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni”.

La stessa legge disciplina anche le modalità di elezione del Consiglio metropolitano. La gestione del procedimento elettorale è assegnata ad un apposito ufficio elettorale della Città metropolitana costituito ad hoc con atto del Sindaco metropolitano, sulla base delle Linee guida per le elezioni del Consiglio metropolitano.

Il “peso” del voto di ogni elettore non è identico, ma dipende dalla popolazione del Comune presso cui esercita la carica: all’aumentare della popolazione aumenta il peso del voto.

A spiegare nel dettaglio queste elezioni sono le parole del Segretario Generale Umberto Nucara.

“Gli elettori sono i sindaci e i consiglieri comunali della Città Metropolitana che a loro volta eleggono. Per questo vengono definite elezioni di secondo livello.
Il corpo elettorale, quindi il numero totale dei votanti, è 1054”.

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Come sono suddivise le schede

“I comuni della Città Metropolitana sono ripartiti o “colorati” a seconda della fascia demografica di appartenenza. I comuni fino a 3000 abitanti avranno delle schede di colore azzurro, quindi la scheda dell’elettore è colorata di azzurro e così pure via via risalendo nella fascia demografica avremo le schede di colore arancione, grigio, rossa e viola. La scheda di colore viola è prevista soltanto per i consiglieri ed il sindaco di Reggio Calabria, perché riguarda la fascia demografica da 100mila ed 1 abitante fino a 200mila.

Ogni scheda in base al colore abbinato ha un indice di ponderazione. Ad esempio, il voto espresso dal consigliere comunale del Comune di San Luca è da moltiplicare per 23. Il voto espresso dal consigliere o dal sindaco di Reggio Calabria vale 1000 0 60. Quindi i 1000 054 elettori esprimeranno un numero complessivo di voti che supera le 100.000 unità”.

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Le novità rispetto le scorse elezioni

La novità più rilevante è che nelle passate elezioni la procedura è avvenuta presso il palazzo istituzionale di Palazzo Alvaro dove era stato istituito un seggio centrale ed una sottosezione per cui, tutti i sindaci, tutti i consiglieri comunali della Città metropolitana si sono recati a Palazzo Alvaro per esprimere il proprio voto in questa circostanza il sindaco metropolitano che ha il potere di organizzare con proprio decreto lo svolgimento delle elezioni metropolitane ha accolto una doppia istanza che è pervenuta dai sindaci dell’Associazione Comuni della Locride e dai sindaci della città degli Ulivi.

In sostanza tutta la fascia Ionica nel primo caso e i comuni della fascia Tirrenica nell’altro caso, in considerazione dell’emergenza sanitaria da Covid-19, hanno chiesto di istituire delle sottosezioni e cioè dei veri e propri seggi da allocare uno a Locri e l’altro a Palmi.

“Il sindaco ha raccolto questa istanza e ha demandato me, come responsabile dell’ufficio elettorale, l’istituzione di queste due sottosezioni elettorali per cui a differenza del 2017 presso Palazzo Alvaro avremo e abbiamo semplicemente il seggio centrale e questo seggio centrale riceverà per il voto 261 elettori mentre la sottosezione di Locri 429 elettori e quella di Palmi 364. Le due sottosezioni sono state  organizzate presso i palazzi municipali del Comune di Locri in un caso e del Comune di Palmi nell’altro”.

Nucara ha aggiunto:

“Un altro momento, che potremmo definire ‘metropolitano’ si è verificato per quanto si attiene alle operazioni di organizzazione di vigilanza dei seggi. La nostra Polizia Metropolitana si è avvalsa delle due Polizie Municipale del comune di Locri e del Comune di Palmi, per cui  c’è stato un momento di condivisione che nel 2017 non c’era stato.

In questa circostanza, conclude Nucara, si registra il fenomeno inverso a quello che ordinariamente viene descritto e cioè che il centro attrae tutto il territorio. In questo caso i numeri ci dicono che il centro è Palazzo Alvaro ed è diventato un po’ periferia in termine numerici, perché la maggior parte dei voti saranno espressi nelle due sottosezioni ed è come pensare che la Città Metropolitana sia andata nel territorio. Anche in questo i sindaci hanno dimostrato grande entusiasmo e spirito di collaborazione e di maturità. Hanno voluto dimostrare di poter contribuire nel momento più alto della vita democratica di una pubblica amministrazione che è quello del voto”.

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