Caos vaccini, le telecamere di ‘Dritto e rovescio’ a Reggio Calabria: è allarme dosi

Anche la Calabria soffre i ritardi di Pfizer che rischiano di far saltare l'immunizzazione di tante persone. Il resoconto della situazione a "Dritto e rovescio"

Dritto E Rovescio

Calabria alla gogna per intere settimane per non aver somministrato le dosi di vaccino ricevute. Adesso, però, le cose sono cambiate. E quella che, inizialmente, è passata come inerzia del sistema sanitario regionale si sta, pian piano, trasformando in una tragedia dai contorni surreali.

In tutta Italia stanno terminando le scorte dei vaccini anti-Covid. A oggi, sono 165mila in meno rispetto a quelle vendute e promesse da Pfizer all’Italia. Questo significa dover mettere un freno alla campagna di vaccinazione in molte regioni, tra le quali anche la Calabria.

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Le telecamere di “Dritto e rovescio” a Reggio Calabria

Dritto E Rovescio 1

Le telecamere del programma di Rete4 condotto da Paolo Del Debbio sono approdate nella città dello Stretto. Nel servizio andato in onda nella serata di ieri, giovedì 21 gennaio 2021, è stato possibile ripercorrere il lavoro degli operatori dell’Azienda Ospedaliera e di quella Sanitaria provinciale di Reggio Calabria.

“Stiamo finendo le dosi, anche a livello regionale – ha detto un medico mostrando gli ultimi flaconi di vaccino rimasti. In questo momento ne abbiamo circa una trentina. Siamo preoccupatissimi perché l’utenza è qui che attende”.

Alla trasmissione è intervenuto, telefonicamente, anche il dott. Sandro Giuffrida, il direttore del dipartimento prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria:

“Abbiamo finito tutto perché abbiamo già utilizzato il 100% del ricevuto. Per quanto riguarda l’ASP di Reggio Calabria aspettiamo una consegna domani, per il resto non abbiamo ulteriori scorte”.

All’Azienda Sanitaria reggina erano arrivate 6 mila dosi, tutte prontamente somministrate. Dopo il sopralluogo di Dritto e rovescio emerge una notizia sconfortante. Se le cose dovessero continuare così,  nelle strutture di Reggio Calabria e provincia non ci si potrà più vaccinare più perché mancano le dosi.

“Se non ci sono le dosi per fare il richiamo, cioè la seconda dose si rende inutile la somministrazione della prima”.

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