Vaccini, Giletti: ‘La Calabria è un’auto con le ruote bucate’
Vaccini in Calabria, Massimo Giletti a 'Non è l'Arena' con Belcastro, de Magistris e Polimeni. 'La Calabria è un'auto con ruote bucate'
11 Gennaio 2021 - 17:53 | di Elda Musmeci
Massimo Giletti ha acceso i riflettori puntandoli dritti sulla Calabria nella puntata di ieri sera a ‘Non è l’Arena’. Ospiti della serata Antonio Belcastro responsabile regionale emergenza Covid, Luigi de Magistris sindaco di Napoli e Lino Polimeni di Articolo21. Il dibattito si è incentrato per gli ospiti sulla sanità calabrese e sui vaccini anti covid.
Giletti: ‘La Calabria è un’auto con le ruote bucate’
Giletti definisce il problema dei vaccini in Calabria paragonando la situazione ad un auto con le ruote bucate. Va dritto al punto e senza problemi.
Graziano Di Natale della segreteria del Questore del Consiglio Regionale della Calabria, intervistato ha dichiarato:
“C’è un problema a livello regionale. Addirittura mancano anche le siringhe. E’ una situazione insopportabile che pone la Calabria fra le ultime posizioni rispetto ad altre regioni sulla campagna vaccinale”.
A Crotone, spiega l’inviato di Non è l’Arena, sono state somministrate solo 80 dosi. Uno dei medici intervistati dichiara che la situazione vaccinale è molto lenta.
Si pensi che la sala per il vaccino funziona solo nelle ore pomeridiane perché la mattina è la stessa adibita a sala prelievi.
L’inviato di Giletti allora decide di confrontarsi coi vertici dell’Asp intervistando il dottor Brisinda che dichiara: “Contiamo entro una decina di giorni di fare tutto. Ci eravamo organizzati”.
Secondo Brisinda la lentezza delle procedure è dovuta in primis al fatto che il vaccino è arrivato il 30 dicembre e quindi c’erano i giorni festivi. Successivamente, che il vaccino, arrivando congelato deve avere il tempo di scongelarsi.
In calcio d’angolo il direttore sanitario assicura al giornalista che a breve si rimetteranno in carreggiata.
Giletti allora interviene sottoponendo a Belcastro il servizio appena visionato: “Secondo lei è normale che in una città come Crotone si facciano circa 40 vaccini al giorno?”
Belcastro: ‘Stiamo raggiungendo gli obiettivi’
“Io sono uno che ci mette la faccia. Dichiara Belcastro. Mi sono confrontato anche con il Commissario Longo per capire meglio questi ritardi. Siamo al 42%. Domani si insedieranno i nuovi vertici aziendali e forse gli ex direttori ormai dismessi si sono sentiti un po’ delegittimati dalla faccenda. E’ però importante dire che se a Crotone è successo questo nelle Aziende Ospedaliere siamo già al 100% di operatori sanitari vaccinati. Noi comunque gli obiettivi prefissati li stiamo raggiungendo. Nel senso che, è vero che in alcuni posti non si è fatto molto, ma in altre realtà abbiamo rispettato i tempi”.
Sandra Amurri in studio dichiara apertamente che la situazione è decisamente disarmante, soprattutto sottolinea la quasi superficialità con il quale Belcastro ha esposto la situazione. “Chi controlla cosa o chi?” Incalza la Amurri, “non si può andare avanti con questo sistema”.
‘Noi con il presidente Spirlì e Longo, prosegue Belcastro abbiamo preso in mano la situazione. E’ molto migliorata.
Giletti chiede quindi a Polimeni: “E’ solo disorganizzazione o cosa?”
Polimeni: ‘Si stanno facendo i dispetti. E’ la storia infinita della Calabria’
“Io credo, risponde Polimeni, che difronte a quello che sta accadendo alla Calabria ci sia molto da fare. Abbiamo decine di ospedali chiusi e fermi. Vedi San Marco Argentano, Acri, Cariati, in cui potremo utilizzare decine di professionisti fermi. Di fronte all’arte dell’arrangiarsi mi sembra grave credo che ci sia una cattiva organizzazione. Questa è la storia infinita di una Calabria costretta a soffrire. Abbiamo tante professionalità. Il dottor Longo è un esempio di grande uomo, grande professionalità ma purtroppo di sanità non ci sta capendo molto. Qui si stanno facendo i dispetti tra quelli che devono andare via e quelli che stanno arrivando.
De Magistris: ‘Puntare su persone libere’
Interviene allora De Magistris: “Anche nel recente passato abbiamo parlato del fallimento totale delle gestioni commissariali. Ci si trova impreparati rispetto a qualcosa che il Paese attendeva da mesi. Si doveva essere prontissimi. Il cittadino soffre e soffre anche la gente per bene. Il commissariamento della sanità in Calabria è uno dei disastri che dura da decenni”.
Gran parte del bilancio della regione Calabria va alla sanità. Una regione commissariata per anni. Non di rado si sono registrati commistioni inquietanti tra esponenti della sanità calabrese e criminalità organizzata. Di fronte a questo c’è una sola ricetta. Quella di puntare su persone che potremmo definire libere, fuori dal sistema, competenti e coraggiose. Bisogna creare attorno a tutto questo una cornice di solidarietà. Tra l’altro in Calabria così come in altre regioni arriverà un fiume di denaro pubblico, ma se non si cambia registro racconteremo ancora le solite storie.