Commissariamento in Calabria, Zagami: ‘Mio nonno aveva immaginato un’altra Sanità’
Il nipote del primo Assessore alla sanità della Regione: 'Si cancelli il debito e si diano nuove possibilità ai cittadini'
23 Novembre 2020 - 12:10 | di Vincenzo Comi
E’ un periodo buio per la Calabria, in attesa da settimane da parte del Governo, del nuovo commissario alla sanità. L’avvocato Paolo Zagami, nipote di Paolo Latella, primo assessore alla Sanità della Regione Calabria negli anni 70 commenta lo stallo in cui versa il sistema sanitario regionale.
CAOS SANITA’ IN CALABRIA, LE DICHIARAZIONI DI ZAGAMI
“E’ triste vedere come la Sanità in Calabria sia oggi gestita in modo così superficiale a fronte invece di quelle che erano le idee di mio nonno che già cinquanta anni addietro tra le tante cose aveva pensato ad uno specifico ospedale geriatrico anticipando di fatto le Rsa, creò piccole strutture ospedaliere per le comunità e realizzo il primo reparto di rianimazione a Reggio”.
Zagami, che è stato a lungo tra i papabili candidati a Sindaco del centrodestra per la Città Metropolitana di Reggio Calabria ed è l’uomo di riferimento degli Stati Uniti in Calabria, continua:
“Siamo totalmente allo sbando. La vicenda del Commissario alla Sanità talmente ridicola da essere narrata dal comico Maurizio Crozza, il video spot di Muccino che ci rappresenta in modo distorto, le elezioni di Reggio dove hanno “votato” anche i morti, la spazzatura che ci sommerge e l’arresto del Presidente del Consiglio Regionale: è il fallimento di una classe dirigente locale e la conferma della assoluta marginalità della Calabria sul panorama nazionale. Un segnale realmente forte sarebbe l’azzeramento del debito così da togliere questo pesante fardelle e dare nuove possibilità ai calabresi unitamente alla considerazione legata alla inopportunità di prorogare una gestione commissariale che in dieci anni non ha prodotto concreti risultati positivi per la sanità calabrese”.