Emergenza Covid a Reggio, Sapone: ‘La città ha bisogno di cultura. Bisogna fare di più’
Antonio Sapone chiede un cambiamento: 'Le associazioni dello spettacolo non possono perire così'. L'analisi dell'ideatore della Fashion Day
23 Novembre 2020 - 11:42 | Redazione
Il Covid-19 sta provocando una crisi sanitaria terribile che mette a nudo le fragilità socio economiche preesistenti, soprattutto in una realtà medio piccola come quella reggina. Antonio Sapone, ideatore della Fashion Day dello Stretto analizza la situazione attuale attraverso una nota inviata alla stampa.
EMERGENZA COVID, CITTA’ FERMA
“La città ha già dovuto privarsi delle tradizionali feste mariane, di molte, quasi tutte quelle attività culturali e di spettacolo di cui viveva. Oltre i settori della ristorazione, dell’abbigliamento ed altri quello del mondo della cultura, degli eventi e spettacoli della città ne sta facendo le spese, a caro prezzo. In prossimità dell’imminenza del periodo natalizio la situazione diverrebbe ancor più triste. Il mondo delle associazioni, della cultura, il terzo settore, gli spettacoli, la moda, tutto è fermo, tutto ciò è terribile, uno scenario da guerra fredda culturale che la società reggina non può permettersi”.
COVID A REGGIO, SAPONE: ‘RIPARTIRE DALAL CULTURA E DALLO SPETTACOLO’
Antonio Sapone, già Presidente del movimento Patto per il Cambiamento alla scorse elezioni comunali reggine, e membro attivo di moltissime altre associazioni ed accademie socio culturali, nazionali e Vaticane chiede un cambiamento:
“Necessitiamo di tener vivo con un grande fermento il settore culturale, il settore degli spettacoli, che siano musicali, tradizionali, purché ci siano nuovamente e che rendano vivo e sempre fertile quello stesso tessuto socio morale cittadino. La città ha un grande bisogno di cultura, di eventi di spettacolo perché rimanga viva, per poter progredire a livello intellettuale e del libero pensiero. La città ne necessità per poter crescere il proprio livello del sapere collettivo per il suo stesso futuro. Anche con le restrizioni governative rendiamo vivo il mondo dello spettacolo è da esso che con naturalezza un popolo si evince e si contraddistingue. E da esso che un popolo si sente vivo e si riconosce nelle sue tradizioni. Aspettando il nuovo DPCM il 3 dicembre ci aggiorneremo con numerose altre associazioni per capire cosa e quali eventi potremo strutturare per il periodo Natalizio, affinché non si rimanga legali al palo della rassegnazione, ma si possa nuovamente “Gioire insieme ed in sicurezza”. Bisogna fare di più, le associazioni dello spettacolo non possono perire così. Lo spettacolo, è lo spirito sociale, spirito vitale, ed è l altra faccia della medaglia della Cultura, della moda, della filosofia, e filantropia di un popolo quello Reggino oggi, come fù per quello Greco ieri. Cultura e spettacolo per il post covi per il futuro delle prossime generazioni”.