Reggio, protesta contro la ‘red zone’: carabiniere ferito ma la ‘piazza’ era tutt’altra cosa…
Durante il sit-in a Piazza Italia si sono registrati attimi di tensione. Ma la protesta della maggioranza dei reggini è stata pacifica e democratica
06 Novembre 2020 - 11:27 | di Vincenzo Comi
Il volto provato e sanguinante di un giovane carabiniere. La mano del collega più anziano sulla sua spalla, come gesto di conforto e sostegno.
L’immagine scattata dal nostro Antonello Diano, presente ieri durante la manifestazione di protesta contro l’ultimo Dpcm del premier Conte, non può passare come la fotografia della piazza di ieri sera.
Al contrario di quanto accaduto negli attimi finali in piazza Italia a raduno ormai concluso, l’assemblea spontanea di protesta dei reggini ha registrato un grande senso di responsabilità da parte di organizzatori e partecipanti, fino all’ultimo istante attenti al rispetto delle regole e norme anti-Covid.
La scellerata idiozia di alcuni
Quello scatto dunque non può rappresentare in alcun modo la Piazza, formata da famiglie, professionisti reggini, commercianti e pensionati. Tutti composti per manifestare liberamente e democraticamente il proprio pensiero. Ed è bene sottolinearlo ancora: non è stata una rivolta organizzata ma un sit-in spontaneo di cittadini, organizzato dal movimento #noredzone, con tanto di autorizzazione dalla Questura.
Purtroppo però, l’immagine dell’orecchio sanguinante del giovane carabiniere, evidenzia la scellerata idiozia di alcuni soggetti, estranei alla manifestazione. ‘Teste calde’ che hanno rovinato la serata con tanto di esplosioni di bombe carta.
Finale carico di tensione e Carabiniere ferito
Non è ancora chiara la dinamica. Sta di fatto che un carabiniere è stato ferito in modo lieve vicino l’orecchio. Un brutto episodio che registra l’alta tensione registrata durante il finale del sit-in, iniziato in modo pacifico e democratico. Le forze dell’ordine hanno successivamente cinturato l’edificio.