Sanità Reggio, Falcomatà: ‘Serve un aumento del personale. I Commissari revochino l’ultimo decreto’

Il primo cittadino contesta l'ultimo decreto di Cotticelli e Crocco col quale è stato azzerato il piano del fabbisogno del personale del GOM


“Anni di commissariamento non hanno fatto altro che aumentare le difficoltà sanitarie sul nostro territorio. Fa bene il segretario della Uil, Nuccio Azzarà, a battere i pugni sul tavolo per dare la sveglia a manager probabilmente avulsi dalle mille difficoltà ed emergenze della nostra gente. La prova è l’ultimo decreto dei Commissari Cotticelli e Crocco col quale è stato azzerato il piano del fabbisogno del personale del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria“.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà interviene nel dibattito sulla Sanità cittadina aperto dal segretario della Uil Azzarà e chiede “l’assunzione di nuovo personale per le strutture sanitarie cittadine”.

“Nei giorni drammatici della pandemia – ricorda Giuseppe Falcomatà – abbiamo avuto modo di constatare l’abnegazione e il sacrificio degli operatori del Gom. Stremati ed oltre ogni limite di sopportazione, i nostri medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari hanno tenuto testa al Covid arrivando sfiniti alla fine di ogni giornata consapevoli, comunque, che quella dopo sarebbe stata ancora più faticosa e difficile da sostenere. Meriti che abbiamo riconosciuto consegnando loro il San Giorgino d’oro, la più alta onorificenza cittadina. Facciano lo stesso i Commissari riconoscendo un diritto invocato dai sindacati e richiesto da una grossa fetta di cittadini”.

Secondo Falcomatà, infatti, “serve aumentare un organico che soffre del blocco atavico dei concorsi e che non può reggere carichi di lavoro oltremodo stressanti”.

“Un simile intervento – aggiunge il sindaco – servirebbe a fare respirare il personale e le strutture, ma rappresenterebbe un ulteriore elemento di garanzia per i reggini. Si metta, dunque, fine ad un turnover francamente inutile e si torni ad assumere. I Commissari hanno il dovere, a questo punto, di revocare, nel più breve tempo possibile, il decreto numero 114 dello scorso 2 settembre”.