Raccolta rifiuti, accordo tra Comune e Avr dopo la sentenza del Tar. Ora l’ordinanza del sindaco

L’esecutivo di Palazzo San Giorgio si impegna a pagare il dovuto, compreso il pregresso, entro il prossimo 15 ottobre


La Giunta comunale presieduta dal sindaco Giuseppe Falcomatà, nella seduta del 26 agosto scorso, ha preso atto della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria – sez. di Reggio Calabria n. 468 del 15/07/2020, riguardante il ricorso di Avr Spa, e stabilisce nuove condizioni per la prosecuzione del servizio di raccolta da parte dell’azienda romana.

Come si ricorderà, l’Avr Spa aveva presentato ricorso al Tar impugnando le ordinanze del 14 gennaio e del 20 febbraio scorsi, attraverso le quali Palazzo San Giorgio aveva disposto che la società, “senza soluzione di continuità”, continuasse nell’erogazione dei servizi di igiene urbana con decorrenza dal 16 gennaio 2020 e per il tempo strettamente necessario all’individuazione, tramite una procedura selettiva in via d’urgenza, di un altro operatore economico.

Il Tar con la sentenza di metà luglio, annullò l’ordinanza del 20 febbraio ritenendo fondato solo il terzo motivo di ricorso con cui la società ricorrente contestava la legittimità dell’ordinanza contingibile ed urgente nella parte in cui, oltre ad ordinare la prosecuzione del servizio, imponeva unilateralmente le condizioni economiche di tale prosecuzione.

“L’ente – scrivevano i giudici – può solo imporre al privato l’erogazione delle prestazioni nonostante la scadenza del contratto stipulato, ma non può certo imporre alla società un corrispettivo per l’espletamento di quel servizio”.

Durante questi mesi il Settore Ambiente ha indetto ben tre procedure di gara, al fine di individuare un operatore in grado di subentrare all’attuale gestore nello svolgimento dei servizi di igiene urbana, ma sono state tutte dichiarate deserte. Così con determina di metà giugno il servizio fu affidato ad Avr fino allo scorso 31 luglio.

Alla luce della sentenza del Tar, si è svolta proprio il 31 luglio in Prefettura una riunione durante la quale, le parti convenute (Comune di Reggio Calabria e Amministrazione giudiziaria di AVR) hanno concordato in merito alla necessità di garantire la prosecuzione del servizio di igiene urbana, nelle more del raggiungimento in tempi rapidi di un accordo riguardante un equo ristoro economico all’azienda per il servizio già reso e per quello ancora da svolgersi fino al 31 dicembre 2020. Vale la pena ricordare che l’Avr al momento del ricorso vantava un credito di 17 milioni di euro.

Le parti (rappresentanti dell’Avr Spa e dell’Amministrazione giudiziaria, Dirigenti e funzionari del Settore Ambiente e del Settore Avvocatura civica, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente), si sono incontrate a Palazzo San Giorgio lo scorso 24 agosto per definire le nuove condizioni che saranno contenute in una apposita ordinanza che emetterà a breve il primo cittadino. Nuove condizioni che sono state stabilite da un apposito tavolo tecnico ristretto che quindi si è determinato sull’equo compenso da riconoscere all’Avr, per i servizi fin qui resi e quelli ancora da rendersi al 31 ottobre 2020 e per il recupero delle microdiscariche eccedenti i limiti contrattuali nel periodo tra il 16 gennaio e il 31 luglio. Con la precisazione di seguito riportata:

“l’Ente si impegna a liquidare le fatture di cui al precedente punto entro il 15.10.2020, ovvero nel diverso termine di approvazione del bilancio e dei relativi necessari e conseguenti adempimenti, con rinuncia espressa di Avr, a richiedere gli interessi maturati sugli importi oggetto del presente verbale, nel caso di esatto adempimento da parte del Comune”.