Comunali Reggio, centrodestra in stallo tra veleni e ripicche. Cresce il fronte dei delusi

La nota di Tilde Minasi scatena i mal di pancia della coalizione. Udc quasi sicuramente fuori dai giochi. Per Fdi incontro romano

foto LaPresse -Elisa Contini- 25/06/2017 Parma (PR) cronaca . Elezioni a Parma. Al Ballottaggio il candidato Paolo Scarpa e Federico Pizzarotti si contendono la carica di Sindaco della cittò. Queste elezioni sono caratterizzate dalla bassa affluenza ai seggi nella foto immagini generiche di seggi deserti Photo LaPresse -Elisa Contini- 25/06/2017 news election day in Parma. in the picture generical image


Centrodestra a rischio implosione? Per molti il rischio è davvero alto. Le vicende che riguardano l’ufficializzazione del nome del candidato sindaco della coalizione, ci consegnano in effetti, un centrodestra lacerato. Sia nei rapporti tra i partiti che lo compongono, sia all’interno di alcuni partiti.

Il sentimento che più di ogni altro sembra avere il sopravvento tra addetti ai lavori e non, è proprio la delusione di non vedere andare in porto un’operazione che oggettivamente andava fatta già qualche mese fa. E quanto successo nell’ultimo fine settimana la dice lunga sull’insofferenza ormai di casa nel centrodestra. La nota diffusa dalla consigliera regionale Tilde Minasi che condanna il “chiacchiericcio” degli ultimi giorni e invita all’unità della coalizione sulla scelta che spetta solo a Matteo Salvini – intervento apparso quantomeno strano visti i tanti tentativi di “influenzare” proprio la decisione ultima del capitano – ha prodotto l’esatto contrario di quello che avrebbe voluto.

Basti leggere la piccata replica dell’avvocato Oreste Romeo, uomo di destra di vecchia data, che ha parlato di “crisi di rigetto verso Salvini e la Lega” da parte dei reggini. O la nota stringata ma pungente di Reggio Attiva – vicinissima a Forza Italia e riconducibile a Giuseppe Sergi – secondo la quale il movimento prende atto delle ultime novità ed ancora una volta conferma la fedeltà al centrodestra e al candidato sindaco che sarà proposto, ma aggiungendo anche:

“come sempre abbiamo detto, non sosterremo mai un candidato che non riterremo all’altezza della situazione e che non sia il candidato di tutti i partiti, specie se sarà espressione di un solo uomo che, con Reggio Calabria non ci azzecca proprio nulla”.

Non ultimo, va valutato in una certa maniera anche il programmato incontro romano (alle 11:30) di Fratelli d’Italia.

Il commissario provinciale Fdi  Denis Nesci e il commissario della città metropolitana Massimo Ripepi  hanno infatti chiesto al responsabile nazionale organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli, di indire un incontro alla quale sono stati chiamati a partecipare il Coordinatore Regionale Wanda Ferro, il consigliere regionale  Giuseppe Neri, il capogruppo Antonio Pizzimenti e i consiglieri della città metropolitana Luigi Dattola e Demetrio Marino per discutere delle elezioni comunali di Reggio Calabria.

Insomma tutti i partiti della coalizione vogliono avere più voce in capitolo. E i mal d pancia crescono col passare dei giorni. Ambienti vicini alla Lega le definiscono azioni di disturbo, e giurano che entro la fine della settimana il cerchio si chiuderà. Per il resto bocche cucite e comunque poca voglia di parlare. Fatto sta che il tempo passa, e il centrodestra si trova in una condizione di stallo, al netto degli ultimi tentativi di cambiare le decisioni di Salvini da parte di alcuni.

In campo ad oggi, il centrodestra può contare sull’appoggio di 6 liste, dalle quali non va considerata l’Udc, partito imploso dopo gli abbandoni eccellenti (Occhipinti, Lemma, Zavettieri e non ultimo un delusissimo Paris) delle ultime settimane. Sembrano lontani anni luce gli abbracci e le pacche a cui abbiamo assistito alle regionali di gennaio scorso. Alcuni esponenti dello scudocrociato potrebbero comunque trovare posto nelle liste civiche. Ma è chiaro che quello delle liste è un dato che può cambiare con l’annuncio del candidato e soprattutto con la condivisione di quell’annuncio e delle linee programmatiche di cui non si è vista neanche l’ombra.