Intimidazione ad un primario dell’ospedale di Locri. L’Ordine dei Medici: ‘Atto inqualificabile’

L'autovettura del primario è stata presa a colpi di ascia mentre si trovava parcheggiata all'interno dell'ospedale


L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria esprime incondizionata vicinanza e solidarietà al collega Antonio Musolino, Responsabile dell’Unità Operativa di Pediatria dell’ospedale di Locri, vittima di un gravissimo atto minatorio durante l’espletamento del servizio.

Un gesto inqualificabile, quello della devastazione dell’autovettura del sanitario, a colpi di ascia, per di più mentre la stessa si trovava parcata all’interno del nosocomio locrese dove il medico stava espletando la propria attività, che rappresenta un episodio di inaudita gravità e motivo di giustificata preoccupazione da parte di tutta la categoria per l’inarrestabile escalation di violenza. Se neppure l’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus, aveva stoppato il verificarsi di atti cruenti e gesti intimidatori nei confronti dei sanitari in trincea, l’evento criminale perpetrato ai danni del dr Musolino, atto vigliacco ed, al contempo, spudorato, ripropone con drammatica crudezza ed attualità la questione della tutela dei medici.

E’ finito il tempo dei medici-eroi, quelli che hanno salvato migliaia di italiani durante la pandemia, e siamo tornati, ahinoi, alla situazione pre-coronavirus. Confidiamo nella magistratura e nelle forze dell’Ordine, pertanto, affinchè i responsabili vengano individuati e perseguiti.

Allo stesso tempo, auspichiamo che, l’intervento di questo Ordine dei Medici, da tempo ormai in prima linea nella denuncia di questi gesti vigliacchi e sconsiderati, possa scuotere le istituzioni preposte alla sicurezza del territorio ravvivando il dibattito ma, soprattutto, favorendo interventi mirati e concreti che possano, in maniera effettiva, permettere ai medici, ed a tutto il personale sanitario, di potersi occupare esclusivamente della salute dei nostri concittadini.