La ‘Ndrangheta ha messo le radici a Verona: 26 arresti riconducibili a cosca calabrese
"Lo scenario che emerge in Veneto è devastante"
04 Giugno 2020 - 15:24 | Redazione
Un’inchiesta coordinata dalla Dda di Venezia, ha portato all’emissione da parte del Gip di 26 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, truffa, riciclaggio, estorsione, traffico di droga, corruzione, turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di beni e fatture false. L’indagine ha sgominato la ‘locale’ di ‘Ndrangheta di Verona, una struttura autonoma ma riconducibile alla cosca degli Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone.
“Complimenti sinceri -riporta l’ANSA- innanzitutto al personale del Servizio Centrale Operativo della Polizia e alle squadre mobili di Venezia e Verona per l’operazione che hanno portato a sgominare la ‘ndrina veronese riconducibile alla cosca degli Arena-Nicosia di Isola Capo Rizzuto” afferma Pigozzo, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto che ha seguito in questa legislatura ‘l’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza’.
“Lo scenario che emerge a Verona – ha continuato Pigozzo – è devastante, ben più drammatico di quanto si potesse pensare, con l’inquietante ruolo svolto da Antonio ‘Totareddu’ Giardino che da Sona teneva i legami con la casa madre in Calabria.”