Chiese e fedeli: un nuovo inizio. Il racconto di don Zampaglione – FOTO
"Un nuovo inizio fatto di prudenza ed equilibrio" le parole del parrocco reggino
27 Maggio 2020 - 17:50 | Redazione
“Anche le chiese di Roghudi e Marina di S. Lorenzo hanno iniziato, di nuovo, a riassaporare le celebrazioni con il popolo.”
A raccontare questo particolare ‘incontro’ è il parroco don Giovanni Zampaglione.
“Eccoci a maggio mese del coraggio, della speranza, della preghiera, ma sopratutto: eccoci ad un nuovo inizio che ci ha permesso, da lunedi 18 maggio, in modo graduale e osservando i protocolli, di riprendere a celebrare la nostra fede con il popolo”.
Don Zampaglione ci ricorda e ci svela perchè esiste la Chiesa:
“Per annunciare il Vangelo. Ad ognuno di noi è chiesta la grande dignità e la responsabilità di annunciarlo al mondo (in questo tempo di pandemia l’abbiamo annunciato e trasmesso alle nostre famiglie) adesso riprendiamo con coraggio e entusiasmo il nostro cammino e la nostra missione di testimoniare e vivere il Vangelo in ogni ambiente.
Questo nuovo inizio fatto di prudenza ed equilibrio oltre che di passi intelligenti ci permette di riprendere, con l’obiettivo di stare con Gesù e di chi vuole pregarlo in un luogo sacro. Allontaniamo la sindrome “della capanna” che ci vuole impauriti dentro, e soprattutto la pigrizia del vivere senza la messa”.
Il pensiero del parroco reggino non può che andare a chi, dopo questa pandemia, non è più con noi:
“Tutti i morti a causa del coronavirus. Quante perdite. Scopriremo, man mano che si andrà avanti, anche tantissime altre “ferite aperte” : umane, sociali, economiche, tutte prodotte da questa pandemia. Ogni “ferita” può essere “curata” con pazienza e facendo uso del balsamo della “speranza” e di ogni parola d’amore che possiamo offrire al prossimo che incontriamo ogni giorno sul nostro cammino”.
Zampaglione conclude:
“Questo nuovo inizio per le celebrazioni avviene nel mese di maggio, mese dedicato alla preghiera e alla Vergine Santa”.