Ripepi (FDI): ‘Continua la sospensione della democrazia al Comune. Ancora fumata nera sull’emergenza rifiuti’

"Solo l’assessore Neri e il dirigente Zucco avrebbero potuto darci dati concreti e descrivere finalmente e pubblicamente quale sia il vero piano del Comune". Le parole di Ripepi


Vogliono tenere chiuse le istituzioni, non vogliono far funzionare gli organi ufficiali e si ostinano a nascondersi per gestire le cose sottobanco. Il sindaco Falcomatà e la sua maggioranza si trincerano dietro i proclami lasciando in sospeso le questioni scottanti della Città Metropolitana e dei lavoratori, e si rifiutano di confrontarsi nelle sedi istituzionali per chiarire la loro posizione. Tutto quello che abbiamo sempre denunciato e quello che temevamo, si condensa nei comportamenti strategici di una maggioranza che, per la seconda volta in pochi giorni, alla richiesta di una discussione seria, manda deserta la seduta, infischiandosene delle vere emergenze di Reggio per dare invece man forte alla campagna elettorale.

Sempre più fitta, dunque, è l’ambiguità in cui naviga la giunta Falcomatà tentando così, di deviare ogni controversia che metterebbe il sindaco di fronte all’incompiutezza del suo mandato.

La discussione della Commissione Lavoro e Servizi in capo al presidente Nino Mileto, sul ciclo integrato dei rifiuti, per l’ennesima volta ha avuto fumata nera, in prima e in seconda convocazione. E questo a causa dell’irresponsabilità dei consiglieri di maggioranza, che hanno mancato l’assemblea in modo pianificato per reggere il gioco al sindaco il cui unico obiettivo è farsi rieleggere, ma senza ottemperare alle sue responsabilità amministrative se non attraverso trovate pubblicitarie. Al dibattito erano stati invitati oltre all’assessore – vicesindaco Armando Neri e al capo della Polizia Locale Zucco con delega all’Ambiente, anche alcuni dirigenti chiave come il direttore generale della Città Metropolitana Nucara, il dirigente all’ambiente Foti e il delegato all’ambiente Nocera. Altresì era stata chiamata in causa la Castore e il consigliere d’amministrazione Quattrone, già amministratore delegato, per discutere di un tema che non può più essere rimandato oltre.

La Castore, infatti, è la società deputata a gestire i servizi integrati del ciclo dei rifiuti e che, secondo Falcomatà, dovrebbe internalizzare tutti questi servizi predisponendo il futuro piano industriale per la gestione delle scorie dell’intera Città Metropolitana e dunque, mettere a sistema una successione di servizi indispensabili per Reggio e i comuni adiacenti della cintura metropolitana. Una bella programmazione da parte del sindaco, se non fosse che si tratta del solito proclama elettorale, la cui realizzazione appare complessa e di non breve applicazione, ma soprattutto una progettazione sulla quale non si vuole dibattere in modo trasparente.

Eppure, nonostante l’importanza della questione, nessuno degli invitati si è presentato alla seduta. Comportamento recidivo anche da parte dell’assessore Neri e del dirigente Zucco, che per la seconda volta cadono nel silenzio sostenuti dalla maggioranza, pur di non misurarsi nei luoghi istituzionali. La verità è che non si vuole dialogare pubblicamente di fatti importantissimi per la Città Metropolitana e per i lavoratori AVR che, ad oggi, non sanno se potranno essere riassorbiti nel piano industriale della riorganizzazione servizi; attualmente, viene negato agli operai il diritto di avere contezza del loro futuro lavorativo. Sarebbe stata l’occasione per comprendere fino in fondo la gravità dell’emergenza rifiuti sul nostro territorio.

Solo l’assessore Neri e il dirigente Zucco avrebbero potuto darci dati concreti e descrivere finalmente e pubblicamente quale sia il vero piano del Comune. Sono palesi ormai i camuffamenti della maggioranza, ma è soprattutto manifesto il volere di togliere alle istituzioni comunali il loro vero valore di senato cittadino e scippare ai reggini la possibilità di sapere come stanno veramente le cose.