Come prepararsi agli esami di Stato 2020: il racconto di uno studente reggino

"Siamo confusi e disorientati e ci viene chiesto di adattarci molto in fretta ai cambiamenti"


“Come tutti i maturandi, sto cercando di prepararmi per gli esami di Stato, vedo però un clima di incertezza su come andranno affrontati. Perchè non è ancora chiara la procedura definitiva di svolgimento di quest’ultimi. Perciò, noi studenti siamo confusi e disorientati e ci viene chiesto di adattarci molto in fretta ai cambiamenti che vengono applicati all’esame.

Non essendo delle macchine abbiamo bisogno di tempo per prepararci e, se il passaggio alla didattica a distanza, che ha cambiato totalmente il modo di studiare di noi ragazzi non fosse abbastanza, i continui cambiamenti all’esame di Stato sono il colpo di grazia ai maturandi, che aspettano ansiosi di sapere come dovranno svolgersi quei famosi esami che “separano l’adolescenza dalla vita adulta” e che vi arriveranno insicuri per la poca organizzazione degli organi preposti alla modifica degli esami di stato, tutto ciò, riesce a lasciare perplessi anche i docenti che, non sanno cosa dire agli alunni che chiedono risposte e chiarezza ad un mese di distanza dall’inizio delle verifiche.

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Tutti i miei coetanei lamentano la difficoltà di comprensione per il nuovo progetto di svolgimento di questi esami, rilasciato recentemente, che prevede la discussione di un elaborato sulle materie di indirizzo, l’analisi di un argomento di italiano, la discussione di un argomento multidisciplinare che verrà assegnato dalla commissione agli alunni, la relazione orale sui percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e delle domande relative ad un progetto di cittadinanza e costituzione che molti studenti non hanno neanche sostenuto a causa del virus.

Mi auguro che l’esame tenga conto dell’impegno e della situazione individuale di ognuno perchè questi bruschi cambiamenti hanno messo in difficoltà molti miei coetanei che non hanno la fortuna di avere un ambiente sicuro dove potersi concentrare e svolgere il proprio compito o non dispongono dei mezzi per seguire attentamente le lezioni, anche se per quest’ultima situazione si stanno prendendo provvedimenti seri ed efficaci fornendo strumenti utili per seguire le lezioni a distanza a chi non ne dispone”.

Fonte: Gianluca Nucera, VC Ite Piria

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