Coronavirus, anche al GOM si cura col plasma dei guariti. Foti: ‘Svolta? Terapia efficace…’
La nuova cura contro il coronavirus spiegata dal dott. Foti. E sul calo dei contagi avverte:
07 Maggio 2020 - 10:08 | di Vincenzo Comi
“E’ stato fatto un protocollo dalla Regione Calabria che ha interessato diversi centri trasfusionali tra cui anche il nostro cercando di selezionare i pazienti che hanno i requisiti per poter donare il plasma”.
Sono le parole del dott. Giuseppe Foti, direttore sanitario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria sul trattamento e sulla ‘nuova’ terapia del plasma contro il Covid-19.
La sperimentazione al San Matteo di Pavia e al Carlo Poma di Mantova su oltre 50 pazienti con il coronavirus ha dato risultati promettenti. Ma che ancora non sono stati pubblicati. E si sa, in medicina, fino a quando non si esprime la comunità scientifica è necessario stare molto attenti senza farsi prendere dall’entusiasmo.
Fatto sta che ad oggi il plasma dei guariti, da cui si prendono gli anticorpi, poi reinfusi in altri pazienti, può sicuramente darci una grossa mano. Ma il dott. Foti ci mette in guardia:
“Sappiamo ad oggi che il plasma contiene degli anticorpi neutralizzanti che possono avere una efficacia terapeutica nel controllo della malattia ma è necessario raccogliere altri dati”.
Come anticipato qualche giorno fa attraverso le parole del dott. Lamberti il plasma, che contiene appunto tra le tante sostanze anche gli anticorpi, potrebbe fungere da ‘vaccino’ per i malati e potrebbe essere trasferito ai contagiati. Ma, lo ripetiamo, attenzione a non farsi trascinare dal clima ‘da stadio’.
“Sono ancora troppo pochi i donatori e non possiamo certo obbligare i pazienti guariti. La donazione è sempre volontaria ed è necessario inoltre selezionare i soggetti perchè non tutti hanno i giusti requisiti e il protocollo. Ancora nessuna svolta, sia chiaro. La vera svolta sarebbe quella di trovare un farmaco antivirale in attesa del vaccino che al momento non c’è. Il plasma si inserisce tra le altre terapie efficaci che vengono fatte e che possono dare un contributo nella guarigione”.
E sul calo dei contagi il dott. Foti avverte:
“I contagi sono sicuramente diminuiti e ad oggi vediamo in termini di contagi l’espressione di quello che è successo nelle settimane scorse. E poichè nelle settimane scorse si sono rispettati dei principi di contenimiento del virus alquanto rigidi. Aver ‘riaperto le porte’ non corrisponde all’aumento dei contagi solo se tutti noi continuiamo a rispettare semplici norme: utilizzo delle mascherine, lavare spesso le mani e distanziamento sociale. Se avremo un forte senso di responsabilità è probabile che non avremo ripercussioni negative. Qualora questi principi non venissero applicati potremmo assistere ad un ritorno del virus”.