Fase 2, Conte al Senato: ‘Ripartiremo con un piano su base nazionale’
Con il suo intervento al Senato, il Premier scarta l'opzione di una ripresa differente per le diverse regioni d'Italia
21 Aprile 2020 - 17:08 | Redazione
Nel corso dell’informativa di oggi, martedì 21 aprile 2020, al Senato, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha esposto la strategia per la risposta sanitaria all’emergenza Coronavirus.
DISTANZIAMENTO SOCIALE
“Abbiamo elaborato cinque punti – spiega Conte. Il primo è mantenere e far rispettare il distanziamento sociale, promuovere l’utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale fino a quando non saranno disponibili terapia e vaccino”.
E proprio sul distanziamento sociale, secondo quanto affermato in aula dal Premier ci saranno delle novità nei prossimi giorni.
“Non ci sfugge la difficoltà dei cittadini nel continuare a rispettare le regole anti contagio. L’aspirazione del ritorno alla normalità è una cosa che ci accomuna, ma per farlo dobbiamo procedere con cautela. Un’avventantezza in questa fase, dettata dalla legittima voglia di ripartire, può compromettere tutti i sacrifici che con responsabilità e disciplina i cittadini hanno fatto finora”.
Il progetto del Governo prevede anche il rafforzamento della rete sanitaria, in particolar modo i servizi di prevenzione.
“Dovremo lavorare con le case di cure e assistenziali che sono state quelle più colpite da questa emergenza sanitaria, affinchè quanto accaduto non si verifichi di nuovo”.
COVID HOSPITAL
“Puntiamo a intensificare, in tutto il territorio, la presenza di Covid hospital per la gestione ospedaliera di pazienti, in modo da ridurre notevolmente il rischio di contagio per operatori sanitari e pazienti”.
In questi due mesi di coronavirus in Italia le morti e i contagi per chi ‘vive’ in corsia sono stati veramente tantissimi. Ciò ha sollevato l’attenzione del Governo nel trovare una soluzione per salvaguardare le categorie più a rischio.
“Avendo strutture dedicato al Covid, il numero dei contagi dovrebbe essere assolutamente contenuto”.
Durante il discorso al Senato, il Premier ha parlato anche di un ‘corretto uso corretto di test (tamponi) e test sierologici (analisi):
“Il 17 aprile è stata indetta una gara di massima urgenza per la fornitura di 150mila test – estensibile ad altri 150mila – da parte del Commissario straordinario Domenico Arcuri. Entro il 29 aprile, quindi in tempi rapidissimi, dovremo riuscire a sottoscrivere il contratto”.
FAR RIPARTIRE LE IMPRESE
Sulla ripartenza delle attività che si sono fermate per il lockdown, Conte ha sottolineato:
“Si prospetta una fase molto complessa: dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni e fare il possibile per preservare l’integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato”.
IMMUNI
Il governo punta al “rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti esistenti e di teleassistenza con l’utilizzo delle nuove tecnologie”.
PIANO RIAPERTURA
“Dal 25 marzo sono stati adottati due nuovi decreti: quello dell’1 aprile e il Dpcm 10 aprile. Sostanzialmente, con questi decreti sono state prorogate le misure approvate in precedenza fino alla data del 3 maggio. Decisioni suggerite dall’andamento dei contagi di cui dovremo, necessariamente, tenere conto anche nelle prossime settimane.
Ci chiedete, a nome dei cittadini soluzioni rapide e sostenibili. Ed io ringrazio tutti voi per il lavoro che state facendo. La strategia che stiamo elaborando, in questi giorni, prevede un progressivo, ma ordinato, rientro.
Di questa durissima sfida si sta occupando il Comitato di esperti nominato con l’ultimo dpcm in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico. Con l’ausilio di questi esperti, riusciremo a mettere sul tavolo un piano omogeneo su base nazionale che ci permette di riaprire le attività produttive e commerciali. Tutto questo avverrà, sempre, tenendo sotto controllo la curva del contagio in modo da intervenire, anche successivamente, laddove questa si innalzi oltre una certa soglia”.