Dpcm 10 aprile: misure prorogate fino al 3 maggio e riapertura di alcune attività

Cosa prevedere il Dpcm 10 aprile? Le nuove misure previste per il contenimento del contagio da Covid-19

Giuseppe Conte

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato di aver firmato il nuovo dpcm con cui vengono prorogate fino al 3 maggio le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

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Il Presidente del Consiglio dei ministri ha raccomandato di tenere alta la soglia dell’attenzione anche in questi giorni di festa, per Pasqua come per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio.

Riaprono librerie, cartolibrerie e negozi per neonati e bambini

La proroga prevista dal Dpcm, appena firmato, vale anche per le attività produttive. L’intenzione è di allentare il primo possibile le misure per far ripartire le attività economiche, ma non ci sono ancora le condizioni perché ciò sia possibile.

Rispetto alle precedenti misure restrittive relative alle attività commerciali, nel Decreto ci sono alcune piccole variazioni, che riguardano parziali riaperture. Con il nuovo Dpcm, a partire dal 14 aprile, sarà consentita l’apertura delle cartolerie, delle librerie e dei negozi di vestiti per bambini e neonati e vengono inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e l’industria del legno.

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La fase 2

Giuseppe Conte ha poi ricordato che “il Governo è già al lavoro per programmare la fase 2, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro Paese. Il programma – ha dichiarato Conte – poggia su due pilastri: l’istituzione di un Comitato di esperti in materia economica e sociale e il Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Il Comitato di esperti sarà presieduto da Vittorio Colao e costituito da professionalità diverse, selezionate fra le eccellenze italiane. Il gruppo di esperti dialogherà con il Comitato Tecnico Scientifico, per disegnare un nuovo modello organizzativo. Il Comitato avrà il compito di elaborare e proporre misure necessarie a fronteggiare l’emergenza e per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive.

Il secondo pilastro è il rafforzamento del Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, già siglato il 14 marzo.

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