Coronavirus in Italia, il 3 aprile non basta. Conte: ‘Misure prorogate’
"Anche quando il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima". Le parole del Premier Conte
19 Marzo 2020 - 12:19 | Redazione
Fino ad ora era stato solo più di un lecito sospetto, ma il fragile muro del ‘3 aprile‘ è stato abbattuto dal Premier Conte. Durante un colloquio con il Corriere della Sera sull’emergenza Coronavirus, il presidente del consiglio ha affermato:
“Le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo – dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola – non potranno che essere prorogati”.
Il blocco totale è prorogato, quindi, e anche la sospensione delle attività didattiche, oltre il 3 aprile. Per debellare definitivamente il virus è necessario prorogare le misure restrittive ad oggi in vigore.
Anche il Comitato tecnico scientifico che, alla prima chiusura aveva fatto pesare il suo ‘si’, approva la proroga: “Non ha senso aprire prima di 60 giorni” riporta Repubblica. Quasi certamente, dunque, anche le lezioni rimarranno ancora sospese.