Decreto ‘Cura Italia’: tutte le misure in tema di Fisco
Entriamo nel dettaglio del “Cura Italia” cogliendone gli aspetti più importanti in tema di Fisco:
17 Marzo 2020 - 20:19 | Redazione
Il Consiglio dei Ministri con l’atteso decreto-legge “Cura Italia”, contenente misure di sostegno economico per imprese, lavoratori autonomi e famiglie, ha messo in campo risorse per 25 miliardi di euro per far fronte alle prime conseguenze delle ristrettezze derivanti dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.
In particolare erano attese le proroghe delle scadenze relative ai versamenti e agli adempimenti tributari, ma anche la sospensione dei termini relativi alle attività di liquidazione, accertamento e riscossione, nonchè il differimento dei termini disposti per legge per l’approvazione del bilancio 2019 da parte delle società. Diverse anche le misure pensate a sostegno di professionisti e imprese.
Cerchiamo di entrare nel dettaglio del “Cura Italia” cogliendone gli aspetti più importanti* in tema di Fisco:
Sospensione dei versamenti
È sospeso il versamento delle ritenute d’acconto dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
È sospeso ogni ulteriore adempimento fiscale con scadenza tra l’ 8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020.
I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
Crediti d’imposta per botteghe e negozi
Ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1.
Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, quale misura di contenimento del contagio del virus COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.
Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020.
*Fonte Senato della Repubblica