Comune Reggio, il Milleproroghe tiene a galla gli Enti locali: si allontana il default

L’assessore Irene Calabrò si dice “parzialmente soddisfatta” dalle misure del decreto. A fine marzo il Bilancio


Sarà un mese importante quello di marzo. A Palazzo San Giorgio, dopo i funesti presagi di dissesto – pericolo non del tutto allontanato – vi è da affrontare una prova non meno difficile e complicata: il Bilancio. L’approvazione del Decreto Milleproroghe degli scorsi giorni ha certamente dato una mano ai Comuni in sofferenza economica. Soprattutto a quelli che con la sentenza della Corte Costituzionale (n. 4 del 2020) – che aveva ribadito il divieto di utilizzare le anticipazioni di liquidità per modificare il risultato di amministrazione e per assicurare nuove forme di copertura giuridica della spesa – si sono visti catapultati in uno scenario da default. D’altra parte la Corte aveva chiarito gli effetti della sentenza sulla gestione contabile degli enti locali che abbiano applicato le norme illegittime ai propri disavanzi: ognuno rideterminerà correttamente i propri disavanzi e provvederà agli accantonamenti secondo le disposizioni vigenti al tempo di ciascuno dei pregressi esercizi.

La sentenza, che era in particolare rivolta al Comune di Napoli, ha riguardato e riguarda un numero sostanzioso di comuni per lo più al Sud. La preoccupazione è quindi salita alle stelle anche a Palazzo San Giorgio. Ma oggi si guarda con relativa fiducia all’imminente futuro. Anche perché, come spiega l’assessore alla Programmazione economica del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò, con il Decreto Milleproroghe si supera quell’impasse che ha caratterizzato queste ultime settimane, potendo guardare con più tranquillità al Bilancio che dovrà essere approvato a fine marzo.

“E’ stato licenziato il testo definitivo del Milleproroghe e siamo parzialmente soddisfatti – afferma la Calabrò -. L’articolo 39 ter disciplina gli effetti disastrosi della sentenza di legittimità dell’articolo dichiarato incostituzionale che avrebbe potuto provocare effetti disastrosi alle molte amministrazioni comunali. Si è creato un circuito permutativo, (FAL) Fondo anticipazione liquidità, che tecnicamente andrà ad aumentare il disavanzo, però essendo un’entrata, sarà riportata la quota al netto della rata pagata. Si è avviato questo ciclo permutativo per avere disavanzo però anche l’entrata nell’anno successivo”.