Operazione antibracconaggio. Scattano quattro denunce nel reggino

L’attività ha consentito di denunciare quattro bracconieri operanti nei territori di Gioia Tauro, Cosoleto e Calanna


Si è svolto in questi giorni un nuovo servizio antibracconaggio nella Provincia di Reggio Calabria da parte del Reparto Operativo SOARDA dell’Arma dei Carabinieri di Roma, coadiuvato da personale del Nucleo CITES di Reggio Calabria. Questa attività fa seguito a quella svolta alla metà di gennaio, che aveva portato alla denuncia di ben 8 bracconieri. Anche questo servizio è stato svolto con la collaborazione operativa dei volontari dell’associazione CABS, che coadiuva in attività antibracconaggio l’Arma dei Carabinieri in virtù di un apposito Protocollo d’Intesa.

L’attività ha consentito di denunciare quattro bracconieri operanti nei territori di Gioia Tauro, Cosoleto e Calanna.

In località Moio del Comune di Cosoleto, in particolare, in una valletta molto favorevole per il passo pomeridiano dei tordi, i Carabinieri hanno sorpreso un pregiudicato, privo di porto d’armi, mentre sostava nei pressi di un appostamento temporaneo, imbracciando il fucile di un altro cacciatore. Sono scattati il sequestro dell’arma e la denuncia per entrambi, con richiesta di revoca del porto d’armi per il soggetto che ne era titolare.

In territorio di Gioia Tauro altra denuncia e sequestro del fucile per un cacciatore che aveva abbattuto due esemplari di Fringuello, specie nei cui confronti la caccia non è consentita.

Nel territorio di Milanesi, nel Comune di Calanna, è stato denunciato un cacciatore che aveva abbattuto due esemplari di Tordo bottaccio utilizzando un richiamo elettroacustico vietato.

I controlli dei Carabinieri Forestale continueranno fino alla conclusione della stagione venatoria, prevista per il prossimo 10 febbraio, per evitare che si verifichino altri abusi. In particolare saranno intensificati i controlli per evitare l’abbattimento del Tordo bottaccio, la cui caccia è da oggi vietata.