Siclari incontra il ministro Speranza: “Salviamo il sistema sanitario”
Marco Siclari e Roberto Bagnasco, hanno incontrato il ministro della Salute, Roberto Speranza ed hanno consegnato un documento sul tema della sanità
10 Ottobre 2019 - 17:24 | comunicato stampa
I capigruppo di Forza Italia delle Commissioni Salute del Senato e Affari sociali della Camera, Marco Siclari e Roberto Bagnasco, hanno incontrato questa mattina il ministro della Salute, Roberto Speranza ed il vice ministro Sileri, ed hanno consegnato un documento sul tema della Sanità.
“Ho consegnato ed illustrato personalmente al Ministro della Salute Roberto Speranza insieme a Roberto Bagnasco (capogruppo comm affari sociali della Camera dei Deputati) ed in presenza del Vice Ministro Pierpaolo Sileri, un importante DOCUMENTO che ho preparato da capogruppo in Commissione Salute del Senato e che ho condiviso con il Presidente Anna Maria Bernini ed i colleghi in commissione salute senatori di Forza Italia (Paola Binetti Laura Stabile Sen. Maria Rizzotti).
È stato un lungo e cordiale confronto politico che mira a portare avanti un lavoro costruttivo e sereno nel rispetto dei nostri cittadini più bisognosi. Per questa ragione abbiamo affrontato i temi sociali, assistenziali e sanitari contenuti nel documento che riporta anche le (nostre) proposte”.
Il senatore forzista Marco Siclari ha illustrato al Ministro Speranza i punti salienti del documento: Salvare il Servizio Sanitario Nazionale dal crollo previsto nel 2024.
Per questa ragione proponiamo un vincolo MINIMO di SPESA dello Stato in assistenza sanitaria, sotto il quale non si deve e non si può andare. Oggi vi è un tetto del 6,2% sul PIL, che secondo noi deve diventare la soglia MINIMA di spesa e non la massima.
Incrementare il numero di medici (oggi ne mancano 20.000 e nel 2024 ne mancheranno 54.000), infermieri, operatori sanitari e amministrativi sbloccando il turnover, aumentando da subito il numero degli ingressi nelle scuole di specializzazione, e prevedendo un sistema adeguato per selezionare in modo più coerente gli studenti che accedono alle facoltà di medicina e chirurgia aumentando comunque il numero degli iscritti al corso. Aumentare lo stipendio dei medici e degli infermieri. Rivedere il regolamento che disciplina il commissariamento della sanità nelle regioni, intervenendo eliminando il blocco del turn over fino a coprire le carenze organiche delle strutture ospedaliere.
Prevedere, per le regioni commissariate, un fondo da utilizzare per la straordinaria manutenzione degli strumenti (TC, RM, ascensori, ambulanze ecc), l’acquisto di nuova strumentazione, di nuova tecnologia e di nuovi farmaci e per l’assunzione di personale medico sanitario nelle strutture ospedaliere dove vi è necessità e carenza di organico. Rivedere il Decreto Calabria che, dopo mesi di attuazione, dimostra di essere inefficace e di mettere a rischio l’intero sistema sanitario territoriale (320 mln spesi per curare i calabresi fuori regione, il 21% di migrazione). Ho sollecitato il Ministro di intervenire per poterlo migliorare, considerando che lo stesso Ministro Speranza aveva espresso voto contrario quando fu discusso dal Parlamento.
Prevedere l’esenzione dal ticket sanitario per i minori fino al quattordicesimo anno di età e per tutte le famiglie e i pensionati che hanno reddito basso. Introdurre, quali prestazione a carico del S.S.N., delle protesi dentarie per i pensionati con bassi livelli reddituali, nonchè degli ausili e delle protesi per i soggetti disabili che vogliamo svolgere attività fisica e sportiva. Prevedere nel nuovo Patto per la Salute l’obbligo a carico delle Regioni di programmare idonee procedure che garantiscano la continuità assistenziale del malato in relazione alla patologia.
Al regime di ricovero ordinario deve essere associata l’assistenza domiciliare, il supporto ed il sostegno assistenziale psicofisico per i malati terminali e per tutti coloro che soffrono di patologie più gravi ed invalidanti specialmente quelle motorie, neurologiche, cardiovascolari e oncologiche necessarie a migliorare le condizioni generali di cura e che diano dignità al paziente e per chi va incontro al fine vita. I più bisognosi di assistenza non possono essere lasciati nelle loro abitazioni a carico dei loro familiari perché mancano le strutture come l’Hospice, come le strutture di riabilitazione ecc ecc, lo Stato deve garantire dignità ai loro cittadini fino alla fine”, ha concluso il senatore azzurro.