Mimmo Gangemi: “La politica? Non mi riconosco più in nessun partito. Salvini? Un razzista”
Lo scrittore Mimmo Gangemi si sbilancia sui protagonisti della politica italiana premiando Oliverio. "La Meloni? Inutile..."
03 Settembre 2019 - 16:01 | Comunicato

Lo scrittore calabrese Mimmo Gangemi lascia a Facebook il proprio pensiero sugli ultimi sviluppi della politica calabrese.
“Io non faccio politica ormai da anni, perché non mi riconosco più in nessun partito. L’onestà intellettuale mi obbliga però a riconoscere che in questi ultimi cinque anni con la giunta Oliverio molto si è mosso, si sono raggiunti risultati importanti. Non l’ho scoperto ad Africo, lo sapevo già”.
E sulla due giorni appena conclusasi commenta:
“Mi è piaciuto che sia emerso anche durante la bellissima iniziativa lì svolta, e che sia emerso senza piaggeria, piuttosto come naturale risultanza dell’evidenza e dei numeri. Impensabile era infatti che si riuscisse a utilizzare i fondi europei, come è successo, sino a piazzarsi ai primissimi posti in Italia – per esempio, secondi al solo Veneto in agricoltura – fondi che prima tornavano indietro con sconcertante regolarità. Registro successi un po’ in tutti i settori, tantissimi nelle scuole dove primeggiamo per gli adeguamenti antisismici, tantissimi nei porti turistici, nella viabilità su gomma e su rotaia, nella ZES del porto di Gioia Tauro, nella massiccia incentivazione della cultura, eccetera, eccetera. Bisogna prendere atto di una inversione di tendenza che fa ben sperare per il domani. E invece cosa succede? Il PD decide di non ricandidare Oliverio. Sbagliato. Non riesco a capire i tanti ostacoli interni alla conferma di uno che ha prodotto una concretezza certa e visibile. Potrà anche perdere, però quella conferma se l’è meritata tutta. Ma intuisco che ci troviamo di fronte alla logica propria del disfattismo che ha sempre caratterizzato questa regione – hai operato bene? E allora mi fai ombra e ti distruggo”.
Infine lo scrittore calabrese si sbilancia sugli altri protagonisti della politica italiana:
“Mi rimane insomma l’impressione che il PD – e altri che ingeriscono indebitamente, magari ad arte, nella politica pur ricoprendo ruoli che non lo consentirebbero – provi a disfarsi di lui perché chi funziona da noi diventa ingombrante, chi funziona disturba le mire altrui, chi funziona toglie peso a chi aspira senza che lo meriti, senza che possegga le doti necessarie, senza che abbia un’idea di Calabria e di un futuro migliore da dover costruire. Ah, terra mia ingrata. Io, mai in precedenza del PD e che da un po’ guardo agli uomini, al loro valore, e non ai partiti politici, voterò a sinistra solo se sarà Oliverio il candidato alla presidenza – e lo farò per i meriti che gli riconosco. Altrimenti, non so, di certo non posso esprimermi per il razzista Salvini, né per l’inutile Meloni, né, peggio, per i 5 Stelle, sui quali non spreco aggettivi. Che il PD si ravveda e premi l’efficienza e non le logiche spartitorie e del potere a ogni costo che tanto danno hanno causato alla nostra terra”.
