Viola, in un anno dalla retrocessione all’esclusione

L'incredibile storia della società neroarancio con in mezzo due grandi quanto "inutili" campionati


La stagione 2018/2019 della Viola dopo la cocente delusione della penalizzazione inflitta alla società neroarancio durante il campionato di A2, sembrava essere ripartita seppur dalla B, la voglia di basket a Reggio Calabria ha avuto, in quel momento, la meglio sulle difficili vicende extra sportive.

L’Amministratore Unico Aurelio Coppolino, da comunicatore e trascinatore aveva riacceso la speranza nel popolo neroarancio portando a Reggio Calabria un roster di primo livello, gente che di lì a poco avrebbe fatto innamorare il pubblico del PalaCalafiore. Questo passaggio fu permesso perché il titolo venne acquistato da Barcellona che però non poteva spostare la sede in Sicilia, bensì mantenerla a Reggio Calabria.

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La nuova spinta impressa da Coppolino, non è sufficiente, qualcosa si rompe, durante la vendita societaria tra la precedente proprietà e quella nuova non vengono presi in considerazione i debiti che la Viola aveva nei confronti della città metropolitana per quanto riguarda il Pianeta Viola ed il Comune per quanto riguarda il PalaCalafiore.

Coppolino dunque sventola bandiera bianca. L’amarezza in città è enorme, nasce così l’iniziativa del crowdfunding ed il Comitato Mito Viola, gruppo di professionisti ed imprenditori reggini con la voglia di supportare la società neroarancio. Il campionato continua, gli stipendi vengono pagati proprio dai tifosi e si trova anche uno sponsor, la Mood Project.

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La Mood Project, rappresentata da Alessandro Menniti, si accolla una decisione coraggiosa ovvero prende le redini societarie, nel mese di febbraio, si parla tanto del closing neroarancio, che viene portato a termine ovvero le quote in mano di Aurelio Coppolino vengono interamente trasferite alla Mood Project.

La squadra di Mecacci continua a vincere, se non con qualche acciacco di troppo dovuto alla vendita di Mastroianni che costringe al coach neroarancio di aumentare il minutaggio dei suoi e di farli ruotare maggiormente. La squadra va così bene che nonostante i 3 punti di penalizzazioni dovuti al ritardo di un pagamento di tasse federali, arriva quinta in classifica e si guadagna i quarti di finale play off che produce contro Pescara con due vittorie su tre gare.

Quello che accade ha dell’incredibile di lì a poco, un comunicato di qualche riga del 3 maggio manda KO ogni sogno di gloria.

A questo punto si ritorna indietro nel tempo, proprio a febbraio, il passaggio di quote ha lasciato diversi strascichi, lo dimostra l’accesso dibattito televisivo con i protagonisti del closing.

La Viola avrebbe pagato in ritardo la sesta rata federale dei NAS. Al provvedimento si risponde immediatamente con il ricorso, ma il comunicato della Federazione Italiana Pallacanestro di oggi 8 maggio probabilmente mette fine al nuovo corso della Viola.

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