Reggio Calabria, Elenio Bolognese ha presentato “Lo Stivale Sempreverde”

Con “Lo Stivale Sempreverde” Elenio ha vinto nel 2018 il concorso “L’Italia che vorrei” arrivando primo nella sezione social e secondo nella sezione della critica


Si è svolta nel pomeriggio di venerdì 12 aprile, presso la Villetta Biblioteca Pietro De Nava di Reggio Calabria, la presentazione del libro di Elenio Bolognese “Lo stivale sempreverde” (Marino Editore 2018).

L’evento è stato organizzato dall’Associazione culturale “Leggendo Tra Le Righe” in collaborazione con la casa editrice Marino Editore. Sono intervenuti all’incontro: Elenio Bolognese, l’autore, Marisa Larosa di “Leggendo Tra Le Righe”, Roberta Benincasa della “Marino Editore” e Katia Germanò di “Leggendo Tra Le Righe”.

Con “Lo Stivale Sempreverde” Elenio ha vinto nel 2018 il concorso “L’Italia che vorrei”, indetto dalla casa editrice fiorentina Marino Editore, arrivando primo nella sezione social e secondo nella sezione della critica.

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Rimanendo fedele al tema del concorso, Elenio nel libro racconta la storia di due giovani fratelli gemelli che resisi conto del cattivo andamento politico della loro città decidono di impegnarsi in prima persona partecipando alla campagna per le prossime elezioni amministrative.

Il loro idealistico e candido entusiasmo li porta con coraggio ad affrontare un mondo corrotto dalla criminalità, dove il bene comune viene messo da parte, scendendo per strada a dialogare con i cittadini e capire i veri bisogni del territorio in modo da costruire un mondo diverso fatto di buona politica, così come la definiva Aristotele nei tempi antichi. I protagonisti del romanzo rispecchiano le idee ed i valori che l’autore ritiene indispensabili nel mondo della politica ricordando, come sosteneva Max Weber, che essere un politico non è un lavoro ma una vocazione.

“So che non siamo politici, anche se in verità non esistono politici. Innanzitutto siamo uomini, e come tali possiamo sbagliare. Ma in quanto tali possiamo sognare e lasciare un segno anche se sembra difficile o impossibile: da soli ovviamente non possiamo farcela, ma possiamo crederci tutti insieme. E se vogliamo cambiare qualcosa, dobbiamo prima cambiare noi stessi: l’unico modo per farlo è credere in qualcosa. Non certamente in noi, perché non bisogna innamorarsi delle persone. Ma in un progetto comune, concreto, che parta da qui, da voi.”