Aeroporto dello Stretto, lavoratori in sciopero

L'azione di protesta, accompagnata da un sit-in pacifico dei lavoratori interessati, inizierà alle ore 10.00


Partirà oggi 13 aprile 2019, la prima azione di sciopero indetta dal sindacato UILTRASPORTI Calabria.
L’azione di protesta, accompagnata da un sit-in pacifico dei lavoratori interessati, inizierà alle ore 10.00 e terminerà alle ore 14.00, prevedendo il coinvolgimento di tutti i dipendenti della SACAL S.p.A. in forza all’aeroporto di Reggio Calabria.
<<La prima azione di sciopero indetta, si è resa necessaria difronte all’assenza di ogni possibile risposta da parte della società lametina, al cospetto delle numerose istanze prodotte dalla segreteria regionale UILT Calabria, che hanno incontrato l’assenza di relazioni industriali, e quindi una palese indifferenza al dialogo – nonostante gli impegni presi in prefettura lo scorso febbraio – necessario per il ripristino delle dovute condizioni lavorative di tutto il personale operante presso lo scalo di Reggio Calabria>>
Si chiede, il giusto inquadramento professionale dei lavoratori, l’esposizione del piano industriale, la cessazione delle attività promiscue assegnate al personale addetto alla manutenzione, l’internalizzazione del servizio di pulizia e dell’ifopoint, l’ estensione dei contratti part-time a full time riguardanti la quasi totalità dei lavoratori operanti, l’implementazione e la stabilità dell’ offerta commerciale che oggi non garantirebbe l’occupazione , l’indotto e l’utenza costretta a dirigersi verso altri scali.
La UILT Calabria chiede, inoltre, l’autorevole intervento delle istituzioni, affinchè si possa uscire da una situazione che non lascia intravedere prospettive di lunga gittata, ponendo ulteriormente a rischio i livelli occupazionali, già fortemente compromessi a seguito del fallimento della ex società di gestione, che halasciato fuori dal perimetro aziendale circa 60 lavoratori con esperienza pluriennale.
Il segretario regionale del TA Luciano Amodeo annuncia la possibilità di indire una seconda azione di protesta di 24 ore, qualora dovesse persistere l’attuale atteggiamento aziendale, secondo il quale, l’assenza di dialogo non lascerebbe intravedere possibili piani di sviluppo. Intanto si assiste ad una continua spoliazione delle attività, con assenza di collegamenti internazionali, e di adeguati collegamenti nazionali che stanno fortemente penalizzando l’utenza dell’area metropolitana.