Saline Ioniche, crolla impalcato di una campata del ponte di collegamento

"Grave evento che sarebbe potuto sfociare in tragedia ", afferma Vincenzo Crea di Ancadic

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“Facciamo seguito alle precedenti segnalazioni tra cui quelle datate 29 settembre 2014, 9 luglio 2015 e 26 luglio 2017, per evidenziare che nessun provvedimento a tutela dell’incolumità pubblica e dell’ambiente marino è stato adottato. Intanto registriamo un grave evento che sarebbe potuto sfociare in tragedia e che ci fa legittimamente ritenere che non sono state nemmeno eseguite le verifiche circa la stabilità delle strutture mobili (pontili provvisori d’attracco) e sovrastrutture (manufatti in cemento armato e tubazioni) e su quant’altro presente nell’area marittima circostante che reca pregiudizio per le persone”.

La denuncia pubblica arriva dal referente unico dell’ANCADIC e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”, Vincenza Crea che sottolinea “Pregiudizio determinato dalla presenza di parte di strutture di cemento armato con armature metalliche sporgenti sulla spiaggia crollate nel tempo e mai rimosse Invero in data a noi non nota, ma sicuramente successivamente alle nostre segnalazioni, si è registrato il crollo dell’impalcato in corrispondenza di una campata del ponte di collegamento con il pontile con annesse tubazioni metalliche ed è rimasto pericolante appoggiato perpendicolarmente al pilastro.

L’area marittima circostante al ponte di collegamento, non delimitata, priva di segnali indicanti il pericolo è frequentata d’estate da bagnanti e da appassionati della pesca, quest’ultimi presenti saltuariamente anche durante la stagione invernale. Non si esclude che oltre alla parte di impalcato rimasto pericolante anche l’impalcato in prosecuzione lato monte possa crollare per il carico e la forza peso generata sul pilastro sul quale appoggia l’impalcato crollato”.

Crea, poi, incalza “E’ da irresponsabili avere lasciato per tanti anni in stato di totale abbandono una struttura in condizioni di evidente pericolo disattendendo tra l’altro le segnalazioni della scrivente associazione.

Si chiede di adottare con immediatezza provvedimenti per rimuovere il pericolo incombente sulla pubblica incolumità e far cessare il danno arrecato all’ambiente marino dall’inquinamento prodotto dalle armature ferrose che da decenni insistono nello specchio d’acqua antistante l’ex stabilimento liquichimica di Saline Ioniche. Vanno accertate le responsabilità in capo ai soggetti che sebbene avvisati hanno omesso di adottare provvedimenti a tutela dell’incolumità pubblica, facendo sì che il paventato pericolo si materializzasse con il crollo dell’impalcato sopra citato”.