L’ex Questore Grassi saluta i cittadini: “Sono stati anni intensi. Porterò Reggio nel cuore”
Dopo 4 anni di duro lavoro, Raffaele Grassi lascia la Questura di Reggio Calabria. Ecco il saluto rivolto ai cittadini
26 Marzo 2019 - 09:33 | comunicato stampa
Dopo 4 anni di duro lavoro, Raffaele Grassi lascia la Questura di Reggio Calabria.
Nel pomeriggio di ieri si è svolto infatti un incontro in cui il neo prefetto, insieme al vicario del Questore, Gaetano Cravana, e al capo di Gabinetto Aldo Fusco, ha tracciato insieme ai giornalisti un bilancio della sua attività in riva allo Stretto.
«Sono stati anni molto intensi – ha affermato – sia dal punto di vista professionale che umano. Reggio è una città bellissima che mi ha dato tanto e io infatti, ho sempre messo il cittadino al centro del mio mandato; lui è il primo baluardo della legalità».
Prevenzione e repressione: sono stati questi i due fronti che hanno caratterizzato l’era Grassi, ma anche il dialogo con le Istituzioni, la società civile e i giovani. I risultati ottenuti durante la sua guida alla questura cittadina parlano da soli. Diciassette sono stati i latitanti catturati e ottanta le operazioni di polizia giudiziaria condotte e di queste ben 24 hanno riguardato l’immigrazione clandestina.
A capo del cosiddetto piano “Focus ‘ndrangheta” nei quartieri più a rischio della città la Questura reggina in questi quattro anni ha controllato oltre 231 mila persone e 140 mila veicoli; quasi 700 sono state le persone poste agli arresti domiciliari mentre i sequestri amministrativi sono stati 864 e quelli penali 11, giunti all’esito di quasi mille perquisizioni.
Ci tiene più volte a sottolinearlo il neoprefetto Grassi:
«Abbiamo agito molto sulla prevenzione dei reati».
DATI
Solo per citare alcuni dati:
- 218 sono stati i Daspo emessi nonché i sequestri effettuati ammontano a quasi 90 milioni di euro;
- 13 confische eseguite superano i 13 milioni di euro come valore.
Per le attività prettamente di ordine pubblico, Raffaele Grassi ha emesso:
- 15 decreti di divieto di svolgimento, in forma pubblica, dei funerali di appartamenti a cosche mafiose sull’intera provincia;
- 98 servizi finalizzati al contrasto del fenomeno delle “vacche sacre”, con il rintraccio e l’abbattimento di 285 bovini;
- 885 sono state le aziende controllate per contrastare il caporalato e le conseguenti sanzioni amministrative emesse sfiorano quasi i 4 milioni di euro.
Va via con il sorriso Grassi, ma anche con un po’ di commozione.
«Ai cittadini reggini dico di camminare insieme alle Istituzioni, di vincere resistenza e paura e di affermarsi sempre di più come “antenna” della sicurezza. Le porte della Questura sono la casa della comunità e questa casa va frequentata, ma non va frequentata da noi bensì dai cittadini».
Adesso Raffaele Grassi assumerà le funzioni di ispettore generale di amministrazione al Ministero dell’Interno e al suo posto arriva Maurizio Vallone il quale si presenterà ufficialmente alla stampa domani mattina.
Fonte: lacnews