Reggina, la società è presente. Iiriti prima al S. Agata, poi al Clivia Reggio Village
Nessuna dichiarazione ufficiale, ma il DG amaranto ha parlato chiaro a tecnico e squadra
20 Febbraio 2019 - 10:22 | di Michele Favano
“Gli obiettivi vanno raggiunti e non dichiarati”. Questa una delle prima dichiarazioni di mister Drago, nel momento in cui gli si chiedeva dove potrà arrivare la Reggina in questa stagione. In quella circostanza in cui l’entusiasmo era ancora altissimo, è sembrato un qualcosa che andasse controtendenza, rispetto a quanto dichiarato più volte dalla proprietà. Ne sono seguite la vittoria all’esordio con il Siracusa con una prestazione non esaltante, il deludente pareggio interno con il Potenza e la sconfitta di Brindisi, con il successivo silenzio imposto dalla società ai propri tesserati. Non è stato spiegato il motivo della scelta, ma la sensazione è che anche i vertici abbiano preso consapevolezza di quanto sia più importante agire piuttosto che fare proclami.
Testa bassa e pedalare, da adesso l’attenzione massima dovrà essere riservata ai fatti di campo a partire dalla prossima sfida in casa della capolista imbattuta Juve Stabia. E se qualcuno temeva che la lontananza fisica del presidente non avrebbe consentito una attenta valutazione delle varie situazioni, ogni dubbio è stato sciolto dall’arrivo in città del DG Iiriti nella giornata di ieri.
La società c’è ed è presente, si è fatto sentire il dirigente amaranto, che ha voluto un colloquio diretto con tecnico e calciatori. A prescindere dai risultati che arrivano dal rettangolo di gioco, Gallo ed Iiriti hanno fatto sapere che dovrà essere lo spirito a dover contraddistinguere ogni prestazione, sul piano della combattività, della voglia di arrivare a fare sempre risultato, dell’impegno. Il dirigente della Reggina ha trovato ampia disponibilità da parte dell’intero gruppo e dallo stesso ha percepito il desiderio di un immediato riscatto.
Dopo il lungo dialogo con la squadra al centro sportivo S. Agata, un salto al Clivia Reggio Village, per salutare tecnici e giocatori del settore giovanile, quest’ultimo guardato con particolare attenzione dalla nuova società.