Una buona Reggina stoppa la capolista Juve Stabia: vince il vento
27 Ottobre 2018 - 22:32 | di Pasquale Romano
di Pasquale Romano – Un punto e qualche rimpianto. La Reggina stoppa la capolista Juve Stabia, esprimendo soprattutto nella ripresa un buon gioco e personalità. Al vantaggio dei campani scaturito dall’incredibile carambola Mastrippolito-Conson, la risposta amaranto con Solini.
LE SCELTE INIZIALI – Cevoli conferma il 4-3-3 con il ‘falso nueve’, Ungaro è il riferimento centrale con Sandomenico e Tulissi esterni offensivi. A centrocampo la scelta ricade su Zibert e Marino, al fianco dell’intoccabile Salandria. Stesso modulo per la Juve Stabia guidata dal reggino Fabio Caserta, l’ex amaranto Melara e Canotto gli esterni del tridente con El Ouazni centravanti.
FORTUNA… E IMBARAZZI – Juve Stabia vicina al gol dopo quasi 10 minuti, la grande conclusione di Calò si stampa sulla traversa. La dose di fortuna avuta dalla Reggina dura una decina di minuti, la Juve Stabia infatti al 21′ ‘trova’ il vantaggio che in realtà è una clamorosa comica della difesa amaranto. Mastrippolito vede i fantasmi e decide di rinviare su Conson, la carambola si spegne esattamente all’incrocio dei pali.
REAZIONE AMARANTO – Un autogol di questo tipo potrebbe tramortire una squadra giovane e alle prese con numerose difficoltà, la reazione allo svantaggio invece arriva. Un bolide di Mastalli alla mezz’ora termina di un soffio a lato, l’ultimo tratto di primo tempo è di marca amaranto. Sale in cattedra la mediana di Cevoli, vivaci e pericolosi Sandomenico (sua la conclusione deviata da Branduani al 35′) e Tulissi. Il pareggio (meritato) arriva da calcio piazzato: il corner dalla sinistra trova la deviazione aerea vincente di Solini.
VENTO IN POPPA – Chiusa bene la prima frazione, la Reggina inizia con lo stesso piglio la ripresa. Personalità e coraggio, la formazione di Cevoli probabilmente sorprende una Juve Stabia convinta di avere vita facile. Ospiti pericolosi in avvio, la difesa amaranto sbroglia con qualche affanno. Al 54′ flipper in area campana, in due circostanze Reggina vicina al raddoppio. Il forte vento che soffia sul ‘Razza’ di Vibo influisce sensibilmente sulle trame di gioco, a farla da padrona sono cross e lanci.
EX AVVELENATO – Al 56′ Sandomenico va via sulla sinistra, il destro da posizione defilata mette i brividi a Branduani ma si perde a lato. Doppia sostituzione in casa amaranto al 65′: Viola prende il posto di Ungaro, Franchini subentra a Marino, tatticamente non cambia nulla ma sono diverse le caratteristiche con Viola certamente più a suo agio nella posizione di centravanti. L’ex avvelenato Sandomenico va vicino al bis di quanto fatto a Potenza: punizione quasi perfetta al 65′, la palla accarezza il palo.
Chiaro lo spartito della ripresa, è la Reggina a fare la gara con la Juve Stabia che tutto sembra tranne una formazione reduce da 6 vittorie in altrettante partite. Sandomenico pericoloso direttamente da corner, Branduani alza sopra la traversa. E’ l’ultima emozione della gara, più che positiva la prestazione della formazione di Cevoli, considerato anche la caratura dell’avversario.
Sandomenico sugli scudi, a convincere in particolare è stata la prova di tutta la linea mediana. Archiviato il passo falso con la Virtus Francavilla, la Reggina deve ripartire dal gioco e carattere mostrato al cospetto della prima della classe.