La mano corre veloce flettendo strisce di castagno, una dietro l’altra. L’occhio non riesce a seguire lo schema e quasi non comprende la nascita del cesto.
Le rare volte che la flessione si scopre frattura lo sguardo dell’artigiano si solleva, forse invocando o imprecando.
Questa è una delle immagini che è possibile vedere a San Giorgio Morgeto, noi ci andremo domani 24 agosto col PARKBUS 2018, progetto promosso dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte in collaborazione col Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e l’Associazione Guide del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
“Il sapere delle mani”, questo il tema di una giornata dedicata alla scoperta delle attività produttive ed artigianali di un territorio che, spesso, offre più risposte di quante domande riceva. Proprio quest’ultimo aspetto è il cardine di una riflessione su cosa vediamo e su come vediamo l’Aspromonte e la Calabria.
Riusciamo a “produrre” ogni anno decine e decine di laureati in settori che spesso non trovano sbocchi nel territorio di appartenenza. Anche da qui, l’emigrazione, che a volte punta il dito contro la terra madre che invece spesso non ha alcuna colpa, ricca ma senza le mani che sappiano cogliere tale ricchezza.
San Giorgio ci mostra invece uno spaccato di una realtà diversa, tra profumo di olio e di farina, dove i professionisti ci sono, senza l’ansia di essere chiamati “dottori”. Una prospettiva, presente e futura, che noi prendiamo ad esempio.
Che ognuno si scelga il futuro che vuole, ma che non accusi mai l’Aspromonte, di averlo costretto. Lamentarsi vuol dire stare fermi, noi vogliamo continuare a camminare.
Fonte: Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte