Confindustria, Nucera consegna lettera a Salvini: “Certificato antimafia, servono tempi brevi”


Il presidente di Confindustria Reggio Calabria Giuseppe Nucera ha consegnato nelle mani del ministro dell’interno Matteo Salvini una lettera, nella quale viene affrontato il problema dei lunghi tempi di rilascio delle certificazioni antimafia per le aziende.

Il numero uno degli industriali reggini e il titolare del Viminale hanno avuto un cordiale colloquio a Palmi, prima tappa della visita in Calabria da parte di Salvini, il quale ha fatto un sopralluogo in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta destinato a diventare la sede del commissariato della Polizia di Stato. Nel corso del breve incontro, ribandendo i contenuti della missiva, Nucera ha chiesto al ministro dell’Interno di mettere la questione tra le priorità dell’agenda di governo, in funzione di uno snellimento della burocrazia e del sostegno alle imprese.

Sono soprattutto le realtà economiche e imprenditoriali del territorio a vivere con preoccupazione lo stallo generato dai ritardi del rilascio delle certificazioni antimafia, che a volte si traduce nella cessazione dell’attività, con conseguenze drammatiche sui lavoratori, e nella paralisi di importanti opere pubbliche.

“Confindustria Reggio Calabria – afferma Nucera – considera la legalità il faro necessario che deve orientare tutte le scelte degli operatori economici e degli imprenditori, un principio imprescindibile per garantire uno sviluppo reale nella Città metropolitana reggina e nell’intera Calabria. Allo stesso tempo, crediamo che le complessità derivanti dalle vigenti normative – prosegue il presidente degli industriali di Reggio – mettano in difficoltà proprio tante imprese oneste, parte integrante di quel tessuto economico sano che ha bisogno di essere incoraggiato e non ostacolato. Al ministro dell’Interno Salvini – spiega Nucera – ho quindi chiesto, a nome degli imprenditori del territorio, un incontro operativo finalizzato a risolvere l’annosa questione della tempistica del rilascio dei certificati antimafia e a colmare il gap esistente tra la Calabria e il resto del Paese”.