Teatro Siracusa, Alessio Praticò: “Restituirlo ai reggini un sogno realizzabile”


di Pasquale Romano – Teatro Siracusa, un passo alla volta. Dopo l’incontro tra artisti ed associazioni del 18 giugno presso la sede della Città Metropolitana, con le parole del sindaco Falcomatà (clicca qui) e della proprietà della struttura (clicca qui) arriva la fase più delicata.

Capire la fattibilità concreta dell’operazione, le varie sinergie da mettere in campo e idee per attuare la sostenibilità economica del progetto: questi i prossimi passi, decisivi, per decidere le sorti del Teatro Siracusa.

Ai microfoni di Citynow, dopo Fabio Mollo (clicca qui) un altro artista reggino come Alessio Praticò conferma la sua disponibilità ad aderire al progetto, esplicitando idee ed obiettivi.

 Alessio, c’è grande fermento e interesse in questi giorni a Reggio Calabria. Il Teatro Siracusa potrebbe riaprire e tornare a respirare aria e cultura, cosa significherebbe per te? Confermi la tua disponibilità a contribuire a creare qualcosa di bello e nuovo per la tua città?

Poter far rivivere il Teatro Siracusa, ha per me diversi significati. Conosco abbastanza bene le vicende del Teatro avendo fatto parte del laboratorio teatrale universitario, diretto dal professore Renato Nicolini e da Marilù Prati. Il Teatro Siracusa è un luogo che rivive nei miei ricordi di studente universitario che sognava di poter fare l’attore, un giorno. Ci sono affezionato. In più, da reggino, sarei felice che si possa restituire all’intera città, uno spazio teatrale, un luogo di aggregazione culturale. Tra l’altro il più antico teatro cittadino. Quindi come ho già detto, sono disponibile a contribuire per poter creare qualcosa. Qualcosa di bello.

Con quali idee, obiettivi e desideri, secondo te il Teatro Siracusa dovrebbe riaprire? Cosa ti piacerebbe in particolar modo vedere (e perchè no, collaborare a creare) all’interno di quella storica struttura?

Personalmente avrei tante idee in mente. Il mio desiderio sarebbe intanto quello di riuscire a far riavvicinare l’intera città al Teatro. L’immagine che si ha, il più delle volte, è di un qualcosa di vecchio, di pesante o addirittura di noioso. Ma non è così, almeno il Teatro fatto bene. È fondamentale riuscire a creare questo legame magari attraverso laboratori, seminari o altro. Qualcosa che possa coinvolgere anche le periferie. Partendo dai giovani, fare in modo che i ragazzi possano scoprirne la bellezza, appassionarsi. Chiaramente la stessa cosa per quanto concerne il cinema perché cambia il mezzo, ma non la sostanza. Questo potrebbe essere un buon punto di partenza. E sarebbe bello farlo insieme, ovviamente. Contemporaneamente si potrebbe pensare a produrre un cartellone di spettacoli e col tempo riuscire a fare anche qualche produzione, perché no.

Alla luce del tuo percorso, soltanto iniziato a Reggio Calabria prima di trasferirti altrove e ottenere numerose soddisfazioni, quanto ritieni importante l’arte e la cultura per tutti i giovani? Quali le principali possibilità a disposizione di tutti i reggini con un Siracusa vivo, pulsante, ricco di eventi e stimoli?

 Ho sempre pensato che la cultura aiuti ad aprire la mente e a far riconoscere la bellezza. Chi vive in Calabria è abituato alla bellezza, fin da piccolo, ma non sempre sa riconoscerla. Il Teatro, il Cinema sono come uno specchio, ci permettono di specchiarci appunto, di vedere i nostri pregi ma anche i nostri difetti. Ed è importante avere questa consapevolezza, questa coscienza di sé. Ed è importante che tutto ciò venga inculcato nelle nuove generazioni. Un luogo che genera cultura come può essere il Teatro Siracusa è fondamentale per portare avanti un percorso di consapevolezza di quello che siamo e di quello che abbiamo intorno. Per migliorarci, per essere parte attiva di un cambiamento, tutti insieme.

 

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha organizzato un primo incontro, utile per confrontare le varie proposte, idee, fattibilità del progetto. La città metropolitana si è detta disponibile a contribuire economicamente in parte, adesso bisogna unire le forze. Fabio Mollo ha parlato della costituzione di un consorziocomitato di artisti ed associazioni (sia rimasti a Reggio che “emigrati” altrove come te) che possa costituire il primo passo verso una proposta valida e concreta, peraltro citando anche il tuo nome tra gli artisti validi e pronti a dare una mano. Qual è il tuo pensiero in merito?

 Ero a conoscenza dell’incontro organizzato dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Purtroppo per impegni lavorativi non mi è stato possibile prenderne parte. Penso che sia un’ottima idea quella di costituire un consorzio/comitato di artisti e associazioni. Sono contento che l’iniziativa sia stata accolta positivamente da più fronti. Credo sia importante essere uniti, fare squadra per il bene comune della nostra città. L’obiettivo deve essere quello.

Come saprai questa è una “battaglia”, un sogno nato da un articolo-appello lanciato da Citynow. Ti chiediamo di lanciare un messaggio, un pensiero breve ed efficace, che possa racchiudere in sintesi la tua aspirazionesperanza sulla vicenda Siracusa.

Intanto vorrei ringraziare voi di Citynow, per aver lanciato la proposta e aver coinvolto artisti, associazioni e cittadini. Quello che mi sento di dire è che abbiamo la possibilità di fare qualcosa di bello per la nostra città, per il nostro territorio, Abbiamo la possibilità di farlo tutti insieme. Quindi mettiamo da parte tutto ciò che non è utile all’azione e proviamo a creare le giuste condizioni per portare la cosa fino in fondo. Fare, fare insieme e fare bene.