Ciao, sono la Gradinata. Mi riaprite vero?


Ciao, ti ricordi ancora di me? Sono la gradinata e in quasi 90 anni di vita ne ho visti culi grandi e piccoli. Sono stata la parte del campo preferita dai bambini che si divertivano a giocare a calcio con le lattine sul mio marciapiede e degli uomini soprattutto dalla quarantina in su. Da sempre ho fatto sedere quelli che si sentivano conoscitori di calcio, i critici più accaniti, ma che mai avrebbero abbandonato me e la Reggina. Poi mi hanno rifatto il look (oggi si dice così), via i vecchi gradoni di cemento e seggiolini verdi, di certo più comodi di quando dicevate stare attaccati al vostro vicino di posto. A questo cambiamento non ho potuto dire di no, bisogna pure accettare il cambiamento dei tempi e poi per la serie A dovevo farmi bella, ma non ho mai accettato il cambio del nome: tribuna est a chi??? Allo stadio, anzi al campo, la tribuna è sempre stata una sola ed è coperta di fronte a me dove ci andava la gente che oggi chiamano vip, quelli con la puzza sotto il naso che magari dicono meno parolacce e non bestemmiano, per carità. Da me era consentito quasi tutto, anche lanciare le scarpe al guardalinee, anche se, una volta, per una bottiglia partita dai miei gradoni, ci hanno squalificato il campo e abbiamo perso la serie A. Negli ultimi anni i culi sono stati sempre di meno fino a quando quest’anno, non so perché, mi hanno lasciata chiusa, a me che ho fatto da sfondo a tutte le foto della nostra squadra dagli anni ‘30. Ho vissuto l’anno più triste della mia vita, sperando che, prima o poi, mi riaprissero. Poi, vedere da lontano quelli che erano i miei tifosi seduti in tribuna, mi ha fatto male ancora di più.
Ora sento parlare di identità, regginità, appartenenza. Scusate, ma, modestia a parte, a me questi aggettivi appartengono tutti. E che aspettate a riaprirmi? Avrò un costo, lo so, sono troppo grande di età e di capienza, lo so, ma vi giuro accetto anche che, nelle mie parti laterali, dove ci si siede di meno, mettiate quei bei lenzuoli con le scritte, anzi, sapete che vi dico? Perché non mettete due belle gigantografie con quegli eroi che hanno scritto la storia della Reggina? Ma al centro fate tornare la gente, vi prometto che li vado a chiamare io uno per uno. Voglio tornare a vivere, voglio tornare a soffrire con la gente.
Scusate lo sfogo di una vecchietta che non vuole rassegnarsi ad essere inutile.
P. S. : TI VOGLIO BENE REGGINA MIA!!!

Ugo La Camera (Leggende Amaranto)