L’Auditorium Zanotti Bianco chiude le feste sulle note del Rigoletto di Verdi
10 Gennaio 2018 - 13:59 | di Eva Curatola
Una bella serata sulle note di Verdi, il Rigoletto per la precisione, all’Accademia del Tempo Libero di Reggio Calabria.
Chiude le feste l’opera verdiana che, in continuità con il successo riscosso lo scorso anno con La Traviata, riempie l’auditorium Zanotti Bianco.
Un’opera portata in scena in misura ridotta, adeguandosi agli spazi, dunque senza orchestra, ma con il quartetto d’archi Francesco Cilea, Alessandro Praticò Maestro concertatore al pianoforte e il coro Francesco Cilea. Una straordinaria regia quella del Maestro Mario De Carlo, già collaudata per lo Zanotti Bianco, e la direzione artistica di Serenella Fraschini, Presidente di Morgana Incanta, associazione organizzatrice insieme anche alla Fondazione Febea.
Un’opera che l’Accademia, nella persona della Presidente Silvana Velonà, ha voluto fortemente. Presidente sempre attenta ad offrire alla città momenti culturali d’alto livello che l’Accademia realizza, giova puntualizzarlo, con le sue proprie forze, senza aver mai chiesto, né ricevuto, alcuna sovvenzione pubblica, riuscendo a dar vita, nonostante ciò, a momenti artistici di grande interesse e di forte richiamo, arricchendo così l’offerta del territorio.
Grande la soddisfazione del Maestro De Carlo: “Una serata che ha risposto alle aspettative in continuità con lo scorso anno, per un appuntamento che rischia di divenire una vera e proprio tradizione per Morgana Incanta e per l’Accademia del Tempo Libero.
Un problema abbastanza grave, l’afonia del tenore, ha rischiato di mandare a monte tutto lo spettacolo, ma questa circostanza è stata prontamente trasformata in un originale espediente, talmente tanta era la volontà di offrire questa serata ai reggini che il regista e gli organizzatori vi hanno trovato originale rimedio. Una novità quasi assoluta, con pochi precedenti, come al Teatro alla Scala di Milano e al Metropolitan di New York. Il tenore titolare, Vladimir Reutov, è stato affiancato da un giovane e brillante tenore Francesco Fortes, della accademia del festival pucciniano di Torre del Lago, prestandogli la voce.
“Non dietro le quinte, non accanto al piano – spiega De Carlo – il secondo tenore è stato parte integrante della scena. Vestito in smoking e indossando 4 sciarpe, una per ogni cambio d’abito del titolare, dello stesso tessuto e colore, si è integrato brillantemente nella scena e nei duetti. Uno ha cantato l’altro, conoscendo la regia, ha realizzato l’azione”.
Orgogliosa Serenella Fraschini, come presidente di Morgana Incanta, di questo connubio con l’Accademia, che diviene occasione per offrire spettacoli d’alto livello, dando spazio e opportunità di crescita a giovani artisti. Felice, la Fraschini, soprattutto, di constatare come il Laboratorio Lirico di Alto Perfezionamento “Morgana Opera Academy”, nato 4 anni fa per condurre i giovani ad approfondire l’opera concretizzando, poi, i propri studi, stia producendo risultati sempre lusinghieri, seguiti e amati dal pubblico.