“Il 25 novembre sia per tutti noi un momento di silenzio e riflessione”, per fortuna non ha sbagliato giorno, confondendolo con il 24 che forse, a conti fatti Le avrebbe consentito di non fare l’ennesimo autogol proponendo, nel giorno precedente la “Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne”, un momento di sano silenzio riflessivo sul fallimento di ogni politica di genere della Sua amministrazione. Peccato però che di silenzi/assenze su questi temi, in questi anni, Sindaco, ce ne ha regalati molti, forse troppi. Ai suoi silenzi ci siamo “abituate”, mentre attendiamo di capire da che parte stiano le Sue riflessioni.
“Concordo con chi afferma che la violenza vada combattuta attraverso la cultura”… parole condivisibili ma noi non dimentichiamo che, a due giorni dal suo insediamento e proprio nella giornata del 25 novembre 2014, la Collettiva AutonoMIA (facente parte di NUDM RC) Le consegnò una serie di proposte, compresa l’introduzione di programmi di educazione a partire dalle scuole materne per il contrasto ad ogni fenomeno di violenza e discriminazione, che Lei s’impegnò pubblicamente a fare sue e portare avanti, ma che, a quanto pare, giacciono dimenticate in qualche cassetto.
Così come non dimentichiamo la Sua alzata di mano e la votazione con approvazione all’unanimità (tranne un astenuto), che di poco ha preceduto l’approvazione del registro delle Unioni Civili, della “mozione per la famiglia naturale” in cui si è chiesto di farvi carico, con il governo, di mettere al bando il documento “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa” dell’OMS.
E ancora, non dimentichiamo la mancata adesione allo Sciopero globale delle Donne contro la violenza machista e patriarcale indetto per l’8 marzo c.a. E svoltosi contemporaneamente in oltre 30 paesi in tutto il mondo a cui hanno aderito tantissime amministrazioni comunali del nostro territorio, da Cinquefrondi e Polistena, all’Associazione dei Comuni della Locride fino alle Autonomie Locali dell’Area Grecanica, oltre alle commissioni di Pari Opportunità, ai sindacati di base ed alle innumerevoli associazioni.
Eppure si è anche concesso il lusso di bacchettare chi come noi, per scelta, non ha ritenuto di dover essere presente alla manifestazione del 21 ottobre affermando: “Guai a chi dice che questa è una passerella per scaricarsi la coscienza. In questa terra bisogna prendere posizione sempre”!! Peccato, però, che la Sua posizione la stiamo ancora attendendo.
E mentre ci sono donne che manifestano solidarietà fattiva ad altre donne che subiscono violenza, mettendoci la faccia, organizzando presidi e sit-in, presenziando ai processi per violenza domestica e sessuale, credendo fermamente che solo uscendo dal silenzio, denunciando e parlando di questi temi si possa offrire alle nuove generazioni l’opportunità di un fattivo cambiamento, Lei coglie al volo la proposta di un’associazione che, al contrario, pensa sia proprio il silenzio la miglior strada che si possa seguire nella giornata internazionale del 25 novembre.
Il silenzio, quella stessa modalità tipica di una cultura patriarcale e sessista che ci vorrebbe tutte mute e sottomesse, che sta alla base di ogni forma di violenza sulle donne.
Ricordando a Lei e a chi gliel’ha proposta che il silenzio non può essere mai un “risveglio di coscienza” ma l’esatto contrario, che il silenzio è figlio della paura e dell’omertà, che il silenzio è complicità e le assenze pure, Le chiediamo, quindi, di pesare bene le parole quando si rivolgerà alle donne che ogni giorno lottano in modo fattivo senza frequentare Palazzi e passerelle alcune.
Noi non staremo in silenzio. Mai!
Fonte: NUDM RC