La ‘Ninfa di Maierato’ riaffiora dalle acque dell’Angitola nella provincia calabrese di Vibo


La natura riserva spesso delle piacevoli sorprese. É esattamente quello che è successo in Calabria, precisamente in provincia di Vibo Valentia. Il bacino artificiale dell’Angitola prosciugandosi ha dato alla luce una statua in bronzo di cui ancora non si conosce la provenienza.

Forma genuflessa, lineamenti gentili e definiti, un’altezza di 70 cm, queste le caratteristiche della statua ritrovata in seguito al prosciugamento del lago, dovuto alla siccità. Secondo i primi accertamenti esperiti sul luogo si tratterebbe di un’opera contemporanea rimasta per chissà quanto tempo sul letto del bacino artificiale dell’Angitola, coperta dall’acqua.

A fare la scoperta è stato un 47enne di Monterosso, Vito Ruscio che nel pomeriggio di ieri si è recato sulle sponde del lago insieme al figlio per osservare la fauna del luogo. É stato quindi, quasi impossibile non notare il busto e le due braccia della statua fuoriuscire in superficie. Avvicinandosi l’uomo ha capito che si trattava di una statua di metallo e ha chiamato il sindaco Danilo Silvaggio, per renderlo partecipe della scoperta, il quale, a sua volta, ha fatto pervenire sul posto degli esperti in storia dell’arte.

La statua è stata poi imbracata dai vigili del fuoco e portata a terra per consentire agli studiosi una datazione più precisa possibile e la provenienza. Le prime verifiche attestano la presenza delle iniziali A.P. e che la statua rappresenti una donna in bronzo, appartenente forse ad artisti della Campania o del Veneto.

Altre fonti affermano che potrebbe trattarsi di un pezzo facente parte di una collezione privata, o ancora di un arredo abbandonato sul posto di scarso valore storico-artistico.

Per scoprire la verità su questa statua misteriosamente emersa dal lago di Angitola saranno necessari ulteriori esami che saranno in grado di stabilire con certezza il luogo di “nascita” e la mano che l’ha forgiata.

Una volta recuperata la statua è stata affidata ai Carabinieri che la custodiranno presso la caserma fino all’arrivo del personale dell Sovrintendenza di Reggio Calabria chiamato a verificare le caratteristiche del ritrovamento.

La statua è già stata ribattezzata ‘La Ninfa di Maierato’ ed è già divenuta un’icona in tutta la Calabria.