Reggio: Feste Mariane, le precisazioni del Comitato Corso Sud


Di seguito la nota stampa del Comitato Corso Sud:

Abbiamo letto con estrema attenzione la nota del Comune di Reggio, e, con spirito sempre costruttivo, ci sembra doveroso ed opportuno fare alcune precisazioni. Il tutto per rafforzare il concetto che il Comitato Corso Sud (formato da circa 100 commercianti associati ed altrettanti cittadini residenti) è, e resta, un interlocutore non silente quando si tratta di segnalare criticità agli enti o esprimere un plauso quando le scelte, a nostro giudizio, sono positive ed utili per la città.

Autorizzazione: sarà certamente un caso, ma l’autorizzazione parziale al nostro progetto denominato “Cultura Popolare” è arrivata qualche ora dopo la nostra nota stampa nonostante le iniziative erano da tempo inserite nel cartellone dell’estate reggina.

Progetto “Cultura Popolare”: Quanto da noi illustrato al Comune lo scorso mese di maggio aveva ricevuto compiacimento dai vertici dell’Amministrazione comunale. La stessa Suap, più volte da noi interpellata, non aveva fatto alcun riferimento a divieti o limitazioni. Altro aspetto fondamentale è che il bando cui fa riferimento il Comune è stato redatto dopo la presentazione del nostro progetto all’Ente. Delle due l’una: o chi ha redatto il bando ha “dimenticato” quanto da noi esposto e protocollato, oppure le idee progettuali del Comitato non hanno avuto grande “fortuna”.

Il Comitato, sottolineiamo nuovamente, non organizza spettacoli, ma si serve degli stessi, pagandoli di tasca propria, per promuovere la zona Sud del Corso Garibaldi e le aree limitrofe.

La mancata autorizzazione per motivi di sicurezza di “quattro chioschi per la vendita ambulante”, così definiti dal Comune, strutture che avrebbero dovuto occupare una parte del marciapiede della Villa Comunale (per noi fondamentali per una forma di autofinanziamento) ci lascia basiti. Per questo ribadiamo la nostra impossibilità a realizzare gli eventi. Siamo convinti che non quattro, ma probabilmente saranno quaranta i chioschi (abusivi?) che insisteranno nella via principale della città, prima, durante e dopo il passaggio della Sacra Effige. Più volte siamo andati incontro alle esigenze del Comune, modificando il progetto, senza farlo pesare all’Ente, rinunciando ad una parte delle potenziali entrate proprio per spirito collaborativo. Tra l’altro, i reggini certamente ricorderanno le casette di legno che insistevano sul Corso Garibaldi proprio nel marciapiede della Villa Comunale, in occasione del Natale 2015, casette che hanno avuto apprezzamento per la loro particolare forma e pulizia.

Appare quindi evidentemente che ad una richiesta legittima di mettersi in regola per la vendita di mostaccioli e giocattoli, questo avrebbero venduto le “quattro bancarelle” (non certamente alcolici) si risponde con un diniego che sa più di Stato di Polizia che di salvaguardia di ordine pubblico. Ma si tratta veramente di Decreto Minniti o di decisione dei vertici amministrativi locali?

Da questo evinciamo che probabilmente qualche “nzodda” in più in vendita (autorizzata) sul Corso mette a rischio, per il Comune, la sicurezza dei cittadini.

Per concludere ribadiamo che la Villa Comunale per noi resta un attrattore suggestivo. Non soltanto prima e durante le iniziative ma soprattutto dopo, ripulendola da rifiuti post eventi. L’idea di puntare su quest’area straordinaria, oggi forse non valorizzata abbastanza, sarà la chiave delle nostre prossime iniziative. O quanto meno dei nostri progetti.