Il Sindaco Falcomatà: «Il porto va sviluppato in ottica turistica, il nostro futuro non è in vendita»


Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha trasmesso al Comune di Reggio Calabria l’elenco delle osservazioni inviate alle società richiedenti sul progetto per la realizzazione in località Pentimele di un molo d’attracco per il collegamento marittimo Reggio Calabria – Messina per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti.

Le osservazioni sollecitate dal Ministero di fatto ricalcano tutte le questioni formalmente sollevate dal Comune di Reggio Calabria tramite nota a firma del Dirigente del Settore Pianificazione Urbana trasmessa lo scorso 2 dicembre 2016. Tra queste “l’impatto da traffico sull’arteria autostradale di accesso alla città, viabilità e studio sul traffico veicolare, impatto da traffico alla scala puntuale, effetti su inquinamento acustico e atmosferico, studi e rilievi fonometrici, etc”.

“A seguito di un approfondito esame ed analisi della documentazione presentata – si legge nel parere espresso dal Ministero – la Commissione ha individuato rilevanti carenze sostanziali nel progetto e nello studio di impatto ambientale; ed una serie di questioni formali ed inesattezze, tali da impedire il compimento delle valutazioni di competenza”. Il Ministero ha poi fornito l’elenco delle integrazioni necessarie, chiedendo alla Direzione di “rivalutare la possibilità o meno di proseguire nell’iter istruttorio di VIA”. Le risposte alle osservazioni del Ministero dovranno essere presentate entro 45 giorni dalle società richiedenti. Qualora il termine indicato per la presentazione delle integrazioni decorra senza esito, la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS concluderà l’istruttoria sulla base della documentazione agli atti.

Complessivamente, sulla scorta del parere espresso dal Comune di Reggio Calabria, il Ministero ha osservato ben 42 prescrizioni che attengono al quadro di riferimento programmatico, progettuale ed ambientale, in merito a valutazioni sulla qualità dell’aria, dell’acqua, rischio erosione, gestione ciclo rifiuti, mancanza del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, iter di adozione del Piano Regolatore Portuale, rapporti di coerenza tra il progetto e le attività attuali e programmatiche del porto, l’adeguatezza del dimensionamento dei piazzali operativi con i volumi di traffico attesi, mancanza di progetto definitivo ed eventuali alternative, suddivisione di traffico navale, implementazione del traffico veicolare, elaborazione e monitoraggio del traffico in emergenza, collegamenti con le principali arterie di traffico, effetti cumulativi tra il progetto e i lavori Anas sull’autostrada, movimentazione dei fondali marini, dragaggi e sbancamenti, localizzazione dell’area di cantiere, localizzazione e progetto degli edifici a servizio degli utenti, caratteristiche impianto fotovoltaico, strutture di controllo ed accoglienza pendolari, tipologia di impianti di illuminazione, impianto smaltimento acque reflue, bilancio materiali di approvvigionamento, materiali prodotti da scavo a terra, ed ancora problematiche relative alle emissioni in atmosfera, alle indagini e rilievi su suolo e sottosuolo, all’impatto sull’ambiente idrico, sull’ecosistema marino, valutazione di incidenza, rumori e vibrazioni, paesaggio e piano di monitoraggio.

«Le nostre osservazioni, documentate e formalmente trasmesse al Ministero, sono state ampiamente recepite – ha commentato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – da subito abbiamo espresso pubblicamente forti riserve sull’ipotesi di spostare il traffico gommato da Villa San Giovanni a Reggio Calabria in quanto questo stride fortemente con la vocazione turistica e con i progetti che abbiamo predisposto per il porto reggino. C’è da dire però – ha aggiunto il sindaco – che mentre altri si stracciavano le vesti in conferenza stampa, quasi accusandoci di voler trasformare il nostro porto in una specie di girone infernale, noi lavoravamo con responsabilità e serietà, producendo e trasmettendo pareri negativi formali, evidenziando gli effetti negativi che lo spostamento del traffico gommato da e per la Sicilia avrebbe sul traffico, sull’ambiente e sull’economia della nostra città. Pareri che oggi sono stati totalmente recepiti dal Ministero che nell’odierna comunicazione osserva ben 42 prescrizioni alle società richiedenti».

«Reggio è una città turistica – ha concluso il sindaco Falcomatà – ed è chiaro che il porto va sviluppato esclusivamente in questa direzione, cosi come noi stiamo già facendo con i progetti avviati e programmati nell’ambito delle diverse linee di finanziamento attivate a livello ministeriale. Continuiamo dunque questa battaglia con la stessa fermezza, autorevolezza e responsabilità di quando abbiamo iniziato. Abbiamo già evidenziato che su questo punto non faremo un passo indietro: il futuro di Reggio non è in vendita!»