Io Resto Qui – Francesco La Camiola: ‘Dalla multinazionale al Km 0. Basta dire che Reggio fa schifo’
05 Gennaio 2017 - 20:21 | di Pasquale Romano
Nuovo appuntamento con #Iorestoqui, rubrica di Citynow che punta a dare spazio a chi, in un periodo particolarmente complicato, ha scelto di rimanere in Calabria. Imprenditori, studenti, artisti, sportivi, gente ‘normale’: City Now racconterà le storie di persone comuni, unite dallo stesso sentimento nei confronti della propria terra.
Percorsi differenti ma con lo stesso punto di partenza e di arrivo, la Calabria. Riporre speranza e fiducia in una valigia non è l’unica soluzione, spinta da questa convinzione Citynow vuole dare spazio e voce a chi ha il coraggio di dire #Iorestoqui….
Questa settimana l’ospite è Francesco La Camiola, imprenditore reggino che si è completamente ‘ricostruito’ dopo una esperienza lavorativa a Milano. Dalla teoria alla pratica, il richiamo della terra è stato irresistibile.
Dal settore marketing e comunicazione di una multinazionale a ‘BioCity Km 0’, la trasformazione è totale: ‘Sono rientrato a Reggio Calabria 5 anni fa per motivi personali, non mi sono scoraggiato nè ho pensato di dover pretendere il posto fisso e la scrivania. Bisogna aver coraggio, saper rischiare e ‘riciclarsi’ in contesti lavorativi che non si pensava di dover affrontare’, ammette La Camiola ai microfoni di Citynow.
L’idea che affiora nella mente di La Camiola un paio di anni fa non è totalmente originale, al centro-nord infatti esistono diverse realtà simili a ‘BioCity Km0’. ‘La sfida è stata proporla nella mia città, cosciente della difficoltà ma anche convinto di poter incontrare il gradimento dei clienti. Distribuiamo a domicilio prodotti da noi coltivati, genuini e controllati. Negli ultimi mesi abbiamo registrato un aumento della domanda, fortunatamente chi ci prova nota la differenza e non ci abbandona’.
Dalla terra alla tavola, il percorso di produzione e distribuzione è seguito passo passo. Le ceste di ortaggi, frutta e verdura variano ogni settimana, a seconda dei raccolti e dei prodotti di stagione. Oltre alla distribuzione a domicilio, è possibile anche ordinare on-line, ‘Abbiamo ricevuto ordini anche da calabresi trapiantati all’estero‘, commenta soddisfatto La Camiola. La tradizione di un agricoltura romantica e innamorata del passato va a braccetto con l’innovazione, ben il 70% degli ordini infatti avviene tramite Whatsapp. ‘Abbiamo una mailing list di clienti ai quali inviamo un messaggio con l’offerta della settimana, basta una conferma per ricevere i prodotti comodamente a casa’.
E’ un rapporto di fiducia e collaborazione quello che lega La Camiola ai diversi contadini che formano la rete di produttori ‘BioCity’: ‘Circa il 70% dei prodotti viene da terreni di proprietà della mia famiglia, il restante da contadini accuratamente selezionati che collaborano con noi. A chi non è capitato di vedere un anziano contadino con una cassetta sul ciglio della strada, vendere i prodotti coltivati nel proprio orto? Noi ci serviamo della loro passione, di un modo di lavorare genuino, che si rischia di perdere e invece vogliamo venga tramandato alle nuove generazioni’.
Chiari e ambiziosi gli obiettivi all’orizzonte dell’azienda reggina, che si uniscono al prossimo lancio di una interessante novità: ‘Attualmente occupiamo una fascia di territorio che va da Pellaro a Villa San Giovanni, speriamo di poterci espandere anche in altre città della Calabria. Nei prossimi mesi lanceremo l’iniziativa ‘affitta un orto’. In cambio di una quota annuale, ogni cliente avrà un pezzo di terra ‘personalizzato’ secondo le proprie preferenze. Tre volte l’anno-spiega La Camiola- consegneremo al cliente il completo raccolto di quell’orto senza che lui ci abbia lavorato un solo secondo’.
L’affetto verso la propria terra in questo caso assume un doppio significato, allineandosi alla classica metafora che vede qualcuno particolarmente legato alle proprie origini. ‘Io sono innamorato della Calabria e della mia città. Le difficoltà esistono ma bisogna affrontarle e superarle, in alcuni casi sappiamo dire soltanto ‘Reggio fa schifo’ e stare con le braccia conserte, ma non è cosi, ci sono potenzialità immense da poter sfruttare. Io ho vissuto per tanti anni al Nord, e in modo ancora più convinto posso assicurare che i sentimenti e i valori che ci animano sono unici e insuperabili’.