Reggina, a Catanzaro un derby infuocato. Salvezza in palio, vietato sbagliare


di Pasquale Romano – Ultima tappa del tour salvezza. Domani la Reggina, sul campo del Catanzaro ultimo in classifica, concluderà il mese di sfide dirette con avversarie impegnate ad ottenere la salvezza. Con il Taranto, all’ultimo minuto, l’unico punto ottenuto dopo i ko con Vibonese, Siracusa e Melfi. Se per i padroni di casa, con 9 punti inchiodati all’Inferno, è assolutamente vietato sbagliare, lo stesso discorso vale per la Reggina di Zeman, solo tre lunghezze davanti ai giallorossi.

Che sia una sfida decisiva, vibrante e ricca di insidie, lo conferma la settimana vissuta al S.Agata. Giorni di allenamenti a porte chiuse, bocche cucite e consueta conferenza stampa pre-partita cancellata, complice le condizioni meteo. Reggina ‘blindata’ quindi, consapevole di giocarsi al Ceravolo una fetta di stagione. Saranno novanta minuti di fuoco, come accade quando la posta in palio è altissima.

Salvo soprese, il tecnico boemo non apporterà grosse modifiche di formazione rispetto alla settimana scorsa. Scontata la conferma di Tripicchio nel tridente, l’esterno scuola Crotone al debutto ha stupito e convinto non soltanto per la splendida rete realizzata. Sembrano essere due i dubbi di Zeman, entrambi sulla corsia di destra. Nel solito 4-3-3 degli amaranto, Cane e Bangu paiono in vantaggio per una maglia da titolare rispetto a Maesano e Knudsen.

La sconfitta non è un’ipotesi da considerare, Reggina obbligata ad ottenere un risultato positivo che dia spinta ed energia nella lotta salvezza. Le conseguenze di un ko infatti sarebbero pericolose e molteplici. Oltre alle ripercussioni sul morale della squadra e sulla classifica (significherebbe ultimo posto, a braccetto proprio con il Catanzaro, salvo sconfitta del Melfi) Zeman vedrebbe la propria panchina vacillare e non poco…

PROBABILE FORMAZIONE REGGINA (4-3-3): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; Bangu (Knudsen), Botta, De Francesco; Tripicchio, Coralli, Porcino. Allenatore: Zeman