Basket in carrozzina, colpo Reggio Calabria


Stefano Rossetti è un giocatore della Reggio Calabria Basket in carrozzina. Il campione 44enne dallo straordinario palmares, con all’attivo la partecipazione di 3 campionati del mondo, un’olimpiade, le vittorie di 2 campionati europei per nazioni, 3 coppe campioni, 2 coppe wergauwen, 14 scudetti, 12 coppe italia e 5 supercoppe italiane ha accettato la proposta della società guidata dal presidente Stefano De Felice.

“Ho sposato questo progetto con grande entusiasmo – ha commentato Rossetti – e il dirigente Luigi Casile ci ha messo davvero poco per convincermi. Non mi spaventa scendere di categoria, anzi per me si tratta di un nuovo stimolo. Alla mia età, dopo tanti infortuni, per giocare nella massima serie devo seguire una preparazione particolare e non posso permettermi di farlo lontano dalla Capitale, per cui sono felice anche di questa scelta di vita”.

Ha parlato di nuovi stimoli, quali?

“La mia storia è monotematica. Ho sempre giocato in A1, disputando ben 24 finali scudetto e per anni sono stato un punto di riferimento per la nazionale, per cui il mio valore è chiaramente illustrato dal mio curriculum sportivo. Quest’anno a Reggio Calabria, però, mi verrà molto semplice seguire un programma specifico. Il venerdì sarò a disposizione della squadra e del coach, con meno stress degli ultimi anni, una maggiore tranquillità e la voglia di mettermi in gioco e contribuire alla causa”.

Ha ricevuto altre offerte?

“Moltissime fino a qualche giorno fa, tutte puntualmente rifiutate.  Mi attira l’idea di far partire da zero un progetto che ritengo molto ambizioso, con l’allestimento di una squadra competitiva che, con un po’ di fortuna, può puntare alla vittoria del campionato già da quest’anno, con un mix tra campioni, giocatori esperti e giovani promettenti”.

Con quale numero di maglia scenderai in campo?

“Contrariamente alla mia storia, non avrò la maglia numero 13 perché è giusto che rimanga ad un pilastro della squadra come Ilaria D’Anna, una tra le più forti giocatrici italiane. Ho optato, invece, per una scelta che riguarda la mia sfera familiare. Avrò la maglia numero 00, come la farina con cui si impasta il pane, in onore di mio padre perché è scomparso proprio nel mese di luglio di 10 anni fa. Tale scelta di cambiare numero è stata fatta insieme ai miei figli e a mia moglie Daniela, perchè una nuova avventura e una nuova vita sportiva si deve ripartire da zero. Voglio far capire anche ai miei compagni di squadra e al coach Antonio Cugliandro che intendo entrare nell’ambiente reggino con la massima umiltà”.

La società ha fornito informazioni sui prossimi acquisti?

“So che si sta lavorando con grande impegno e caparbietà, nonostante le ristrettezze economiche, ma ci sono alcuni giocatori di livello assoluto. Oltre ad Ilaria, mi vengono in mente Andrea Pellegrini e Sergio Cherubini, solo per fare qualche esempio, espressione di grande qualità nel nostro ambiente, con i quali ho gioccato insieme per circa 20 anni tra Nazionale e Santa Lucia. Credo che il segreto per ottenere risultati, però, sia sempre lo stesso: lavorare tanto con umiltà e dedizione, senza montarsi la testa né abbassarla di fronte alle prime difficoltà. Io mi auguro che la società sia abile a percorrere piccoli passi, in tal modo certamente taglierà grandi traguardi”.

E’ mai stato a Reggio? La città che ritorno può avere da questa squadra?

Sarà per me la prima volta e sono molto curioso. Al momento ho solo le informazioni positive che mi sono giunte da qualche amico. Ma quando si tratta di valutare il cibo o i divertimenti di un luogo, devo toccare tutto con le mie mani. Mi auguro solo che la città, sia dal punto di vista imprenditoriale che istituzionale, sappia cogliere questa occasione offerta dalla Reggio Calabria Bic. Dal canto mio, non vedo l’ora di iniziare, con l’entusiasmo di un bambino che freme per scendere in campo.  Infine voglio ringraziare vivamente la SSD Santa Lucia Sport Roma e in particolare modo Carlo Di Giusto, mi hanno aiutato a diventare un giocatore di fama internazionale e mi hanno dato la possibilità di essere un giocatore con un palmares invidiabile”.